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Medicina e censura

Medicina e censura

Tra gli articoli scientifici più chiari e più fecondi che abbia letto di recente, consiglio un saggio appena pubblicato su Minerva. A Review of Science, Learning and Policy, rivista «devoted to the study of ideas, traditions, cultures, and institutions in science, higher education, and research. It is equally focused on historical as well as present practices and on local as well as global issues. Moreover, the journal does not represent one single school of thought, but rather welcomes diversity within the rules of rational discourse».

Questi i riferimenti:
Shir-Raz, Y., Elisha, E., Martin, B. et al.
Censorship and Suppression of Covid-19 Heterodoxy: Tactics and Counter-Tactics. Minerva (novembre 2022; https://doi.org/10.1007/s11024-022-09479-4).
E questo il link: Censorship and Suppression of Covid-19 Heterodoxy
Inserisco qui anche la versione pdf del saggio (con alcune mie sottolineature ed evidenziazioni).

Traduco parte dell’Abstract, che riporto per intero più sotto:
«L’emergere del COVID-19 ha generato numerose controversie. Allo scopo di neutralizzare ciò che è sembrata una minaccia da parte di medici e scienziati che criticano la posizione ufficiale delle autorità sanitarie governative e intergovernative, alcuni sostenitori dell’ortodossia hanno agito per censurare coloro che promuovono opinioni dissenzienti.
Lo scopo di questo studio è indagare le esperienze e le risposte di medici e ricercatori altamente qualificati di diversi Paesi che sono stati oggetto di repressione e/o di censura a causa delle loro pubblicazioni e dichiarazioni relative al COVID-19.
I risultati dell’indagine indicano il ruolo centrale svolto dai mezzi di informazione, in particolare dalle società che gestiscono l’informazione della Rete.
Nel tentativo di mettere a tacere le voci alternative, è stata ampiamente utilizzata la censura, alla quale si sono aggiunte modalità di repressione che hanno danneggiato la reputazione e la carriera di medici e scienziati dissenzienti. E questo indipendentemente dal loro status accademico o medico e indipendentemente dalla fama scientifica che avevano prima di esprimere una posizione contraria all’ortodossia.
Invece di una discussione aperta ed equanime, la censura e la repressione del dissenso scientifico hanno implicazioni dannose e di vasta portata per la medicina, per la scienza e per la salute pubblica»
.

«The emergence of COVID-19 has led to numerous controversies over COVID-related knowledge and policy. To counter the perceived threat from doctors and scientists who challenge the official position of governmental and intergovernmental health authorities, some supporters of this orthodoxy have moved to censor those who promote dissenting views. The aim of the present study is to explore the experiences and responses of highly accomplished doctors and research scientists from different countries who have been targets of suppression and/or censorship following their publications and statements in relation to COVID-19 that challenge official views. Our findings point to the central role played by media organizations, and especially by information technology companies, in attempting to stifle debate over COVID-19 policy and measures. In the effort to silence alternative voices, widespread use was made not only of censorship, but of tactics of suppression that damaged the reputations and careers of dissenting doctors and scientists, regardless of their academic or medical status and regardless of their stature prior to expressing a contrary position. In place of open and fair discussion, censorship and suppression of scientific dissent has deleterious and far-reaching implications for medicine, science, and public health».

La ricerca di Yaffa Shir-Raz, Ety Elisha, Brian Martin, Natti Ronel & Josh Guetzkow si colloca in ambito sia epistemologico sia politico, mostrando i legami tra tali campi, studiati con particolare profondità da filosofi come Kuhn e Feyerabend.
A tali riferimenti ‘alti’ aggiungo la più ordinaria ma significativa esperienza quotidiana degli ultimi tre anni. C’è infatti chi invoca, anche dai decisori politici, vecchie censure e «nuovi paradigmi» «allo scopo di adeguare i libri di testo per scuole e università alla lotta contro il patriarcato e la guerra». C’è chi cerca di mettere insieme «pacifismo» e «invio di armi a Kiev». E ha anche l’abitudine poco pacifista di insultare con vari epiteti chi non la pensa come lui.
Leggendo il testo di Minerva mi sono venuti in mente due ‘colleghƏ’ a* qual* qualche tempo fa ho sentito dire che «persino mie amiche laureate dicono di avere dubbi sulla quarta dose, che io farò subito, anche perché ho più di 60 anni», al che l’altro risponde «tanti non si fidano dell’autorità ma allora di chi possiamo fidarci?», infine la prima conferma: «non capisco perché le autorità dovrebbero danneggiare dei cittadini».
Rispetto a simili personaggi, io credo che sia più degna, più libera e naturale, persino più intelligente, l’esistenza di due miei vicini di casa e di quartiere a Catania: un pescatore analfabeta che chiama «nivuri» tutti gli immigrati e ‘u zu Cicciu Fimminaru’ (nome di fantasia), che si gode la vita come piccolo fuorilegge e seduttore. Tutti costoro guardano la televisione ma evidentemente nei meno acculturati il suo veleno sembra rimanere più in superficie.
In ogni caso, queste esperienze quotidiane sono forme nelle quali l’esistenza disvela se stessa, illuminando da un lato la natura e i limiti della conoscenza e dall’altro la potenza di stili naturali per nulla politicamente corretti. Al di là di tutte le censure c’è la vita e le sue passioni.

5 commenti

  • agbiuso

    Dicembre 10, 2022

    La liberté académique est morte”: un professeur de Stanford raconte son “enfer” après s’être opposé au confinement
    FranceSoir, 4.12.2022

    L’articolo si conclude con queste parole del Prof. Bhattacharya: “la liberté académique est morte, car elle n’a d’importance que lorsqu’il y a des sujets de controverse comme celui-ci. Et si les dirigeants universitaires ne le défendent pas, ils ne méritent pas les postes qu’ils occupent”.

    Qui sotto il sommario del testo:

    “Un professeur de l’Université de Stanford, Jay Bhattacharya, rapporte que “sa vie était devenue un enfer” après avoir exprimé en octobre 2020 son désaccord contre le confinement à domicile dans le cadre des mesures sanitaires imaginées pour lutter contre l’épidémie de coronavirus. Ce professeur de médecine, d’économie et de politique de recherche en santé à l’Université de Stanford, a ainsi affirmé que “la liberté académique est morte”. Co-auteur de la déclaration de Great Barrington, signée par des milliers de scientifiques et recommandant une approche alternative contre l’épidémie de Covid-19, Jay Bhattacharya a fait état d’un “haut clergé qui déclare ce qui est vrai et ce qui n’est pas vrai”.

  • agbiuso

    Novembre 28, 2022

    Un testo del movimento ContiamoCi!
    Guida Suprema Anelli

    Le recenti dichiarazioni rilasciate all’ANSA dal dottor Anelli sulla riforma del Codice deontologico, a margine della due giorni di convegno indetto da FNOMCeO, destano preoccupazione, ma non stupiscono più di tanto. Purtroppo.
    Si sa come il modello democratico concepito dal dr. Anelli, che sempre si esprime forte delle sue zero pubblicazioni su PubMed, sia quello, di stampo nordcoreano, dove un Doshi o uno Ioannidis qualsiasi non sarebbero più degni di far parte della “comunità scientifica”. Egli ci informa che il codice deontologico non viene aggiornato dal lontano 2014 e si sa, anch’esso funziona un po’ come i sistemi operativi dei nostri smartphone: scade. In barba agli eterni dettami di Ippocrate. E alle terapie personalizzate, tanto sbandierate, ad pompam, dalla stessa FNOMCeO. Così personalizzate che il “vaccino” va bene per tutti, a prescindere, perché il suo valore salvifico è insindacabile e il medico non può mai sconsigliarne l’utilizzo. Altrimenti: sia ANATEMA.
    E non importa quanti debbano sacrificare all’idolo la propria salute e persino la propria vita.
    Si va avanti lo stesso.
    E se qualche magistrato pignolo volesse dubitare del dogma, soccorre lo scudo penale: chi, da bravo sacerdote della nuova religione, per fede inietta il siero magico senza nulla sapere delle sue proprietà, è intoccabile.
    Al contrario di quegli infedeli che continuano a porsi domande. Che credono che la scienza sia dubbio. Che ritengono come ogni azione compiuta sul corpo di un uomo debba essere sempre attentamente ponderata sulla base del continuo aggiornamento delle conoscenze scientifiche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio.
    Invero, la pulsione autocratica del presidente ebbe già modo di manifestarsi quando, insieme agli altri presidenti di ordine delle professioni sanitarie, invocò l’intervento del Governo e, visto che c’era, anche delle forze dell’ordine, per impedire la libera discussione nelle aule ordinistiche.
    Parimenti fu manifesta la sua cultura scientifica quando impedì a medici guariti di rientrare in servizio, non fosse mai che l’immunità naturale, questa sconosciuta, funzionasse meglio del siero sperimentale.
    Dr. Anelli, faccia un favore alla classe medica, e con essa a tutti i cittadini italiani che, quale garante della correttezza e del decoro nell’esercizio della professione medica, Ella dovrebbe tutelare: si dimetta.
    La dimenticheremo come si dimentica un brutto sogno.

  • agbiuso

    Novembre 27, 2022

    “Organi di informazione specialistica, rilanciati dai media generalisti, parlano esplicitamente di pandemia emozionale, riferita all’insorgere di disturbi d’ansia e di depressione in una moltitudine di persone, particolarmente nelle
    fasce giovanili.
    […]
    Un rischio reale per la salute mentale è stato ignorato in nome di una menzogna – la non contagiosità dei vaccinati – per introdurre misure politiche repressive, ostacolando un’onesta informazione e un vero dibattito pubblico”.

    Da un articolo di Marta Mancini uscito ieri su Aldous: Funzionare è meglio che esistere?

  • agbiuso

    Novembre 15, 2022

    Il caso del sottosegretario alla salute Gemmato conferma che la vicenda Covid19 è intramata di dogmatismo, fanatismo, aggressività. Tutti elementi chiaramente opposti all’atteggiamento scientifico e invece assai simili a quello religioso.
    Dietro il quale si intravedono comunque interessi economici assai consistenti.

  • agbiuso

    Novembre 14, 2022

    Oltre ai devastanti effetti sulla pratica scientifica, la vicenda dei vaccini Covid19 sta facendo emergere ogni giorno di più vere e proprie pratiche delinquenziali: frode, riciclaggio, corruzione, prezzi mai comunicati e contratti tenuti segreti. Al centro di tutto sempre Ursula Gertrud von der Leyen, presidente della Commissione Europea, vale a dire del massimo organo di governo dell’Unione Europea.
    Credo che si tratti della più grave vicenda criminale del XXI secolo.

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