Proust, l’omerico
in Dialoghi Mediterranei
n. 60, marzo-aprile 2023
pagine 23-33
Indice
-Introduzione
-Proust sociologo
-Linguaggio
–Du coté de chez Swann
–À l’ombre des jeunes filles en fleurs
–Le côté de Guermantes
-Sodome et Gomorrhe
–La Prisonnière
–Albertine disparue
–Le Temps retrouvé
-La Recherche come filosofia
Proust è un sociologo, è un narratore, è un metafisico. Nella Recherche vivono, agiscono, amano, invecchiano, parlano, ricordano centinaia di personaggi che abitano una molteplicità di luoghi: Illiers/Combray, Parigi, Cabourg/Balbec, Amiens, Venezia. In questo saggio ho cercato di presentare alcuni di tali personaggi, luoghi, temi. La prima parte è dedicata alla spesso sottovalutata ma in realtà primaria dimensione storica e sociologica dell’opera proustiana; la seconda a un sintetico percorso dentro la Recherche; la terza a una riflessione sulla struttura metafisica dell’opera.

«Una pagina di Proust, un periodo di Proust, è molte volte un tentativo (a mio giudizio riuscito) di raccogliere nella contemporaneità mentale, cioè in un unico momento espressivo, una folla di immagini cospiranti, convergenti a significazione ricchissima: è un imbuto sagace, che permette a lui stesso, e dopo di lui al suo lettore, di bere in una lenta sorsata i mille rivolteti, i mille apporti dell’analisi. È una nave soccorritrice che si carica di mille passeggeri, anziché di dieci. C’è un che di eroico nella libertà e nella spregiudicatezza della sua ricerca, un che di fatale e direi di logicamente predeterminato nell’amarezza della sua pittura»
Carlo Emilio Gadda, Il tempo e le opere, Adelphi, 1982, pp. 147-148.