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Il campo

Il campo

Matteo Renzi esce dal Partito Democratico e si accinge a formare nuovi gruppi parlamentari, del tutto fedeli alla sua linea e ai suoi voleri. Anche un Machiavelli bambino (come ho scritto) avrebbe compreso questo gioco. Ora il Governo Conte 2 e il Movimento 5 Stelle saranno sotto costante ricatto, in mano ai parlamentari del nuovo partito renziano e ai suoi interessi nella magistratura e nelle banche.
Il Movimento 5 Stelle merita questa fine, vista l’insipienza politica che ha dimostrato. Per quanto riguarda gli uccellini di Twitter e della Rete, sono stati (e sono) tutti a starnazzare intorno allo spaventapasseri Salvini mentre il padrone del campo faceva e fa il suo lavoro.
L’ingenuità, non l’immaginazione, al potere.

15 commenti

  • agbiuso

    Novembre 9, 2019

    Se nel governo Conte ci fossero dei veri politici, andrebbero alle elezioni anche per bloccare l’evidente progetto renziano di diventare il capo della destra italiana e da lì tornare al potere. Invece Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si faranno consumare da Renzi e da Italia Viva sino all’esaurimento. Bravi.

  • agbiuso

    Novembre 9, 2019

    Che Matteo Salvini sia un utile spaventapasseri è confermato dalla sua disponibilità a votare Mario Draghi come Presidente della Repubblica Italiana, oltre che dal suo consolidato atlantismo. Chi a proposito della Lega parla di sovranismo ignora il significato delle parole o è in mala fede.

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    Il ‘why not?’ europeista di Salvini
    Indipendenza, 8.11.2019

    Salvini apre a Draghi, governatore uscente della Banca Centrale Europea. “Why not?” (“Perché no?”): così ha risposto il massimo dirigente della Lega, nel corso della trasmissione “Fuori dal coro” su rete4, alla domanda di Mario Giordano (“lei voterebbe Mario Draghi come Presidente della Repubblica?”).

    Il mandato di Mattarella scade nel febbraio 2022 e i nomi (tutti un programma!) che ricorrono per il Colle sono Walter Veltroni, Romano Prodi e Mario Draghi. Da mesi, dai concitati giorni della crisi di Ferragosto del governo M5S-Lega, i sovranisti europei di diversa collocazione si stanno spendendo per evitare il ritorno alle urne. Due le ragioni (principali) d’interesse: 1) 400 (se non di più) nomine governative tra autorità indipendenti, grandi società partecipate Eni, Enel, Terna, Poste, Alitalia ed altri innumerevoli enti pubblici, tra fine anno e primavera 2020 (un grande avvicendamento di amministratori delegati, presidenti e consigli d’amministrazione); 2) la scelta del prossimo Presidente della Repubblica.
    Su quest’ultima questione, esemplificative le parole di Renzi ad ottobre scorso alla Leopolda (Firenze): “Il presidente della Repubblica è fondamentale. Se rimane in vita questa legislatura il Presidente della Repubblica sarà espressione di forze politiche che credono nell’Europa (…). Questa legislatura ha il dovere costituzionale di garantire una maggioranza nettamente pro Europa per l’elezione del Capo dello Stato”.
    Ora Salvini manda un messaggio rassicurante ai mercati e ai centri di potere dell’Unione Europea: su Mario Draghi c’è anche il ‘placet’ della Lega.

    Insomma, Salvini tuonò contro il M5S per aver concorso con i suoi voti alla nomina di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea. Oggi lo stesso Salvini, dopo ripetute professioni di europeismo, apre a colui che ha certificato l’irreversibilità dell’euro e alla possibilità che questi possa diventare presidente della Repubblica.
    Un candidato peraltro assolutamente non sgradito nella Lega. Giancarlo Giorgetti, figura politica di peso nel partito di Salvini, che di Draghi si è sempre professato amico, lo considera “una risorsa della Repubblica”…

  • agbiuso

    Settembre 19, 2019

    Un amico mi ha fatto avere questo testo di Alessandro Di Battista.
    Testo che mostra come nel Movimento 5 Stelle ci sia qualcuno capace di accorgersi del significato e delle conseguenze delle dinamiche politiche in atto. Non che sia difficile, naturalmente, ma Di Battista riassume con chiarezza la situazione.

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    Alessandro Di Battista
    QUEL CHE PENSO

    Sono sempre stato contrario ad un governo con il PD. Non è un segreto. Ho sempre reputato il PD il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il PD è un partito “globalista”, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani. Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del PD a svendere i gioielli di Stato ai loro amici; loro hanno regalato le autostrade ai Benetton; loro hanno spinto affinché si bombardasse la Libia dando il La alla destabilizzazione della regione e al conseguente aumento dei flussi migratori. Loro, soprattutto loro, hanno impedito che venisse approvata una legge sul conflitto di interessi.
    In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: “il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza”. Ecco io reputo il PD il partito più ipocrita d’Europa. Ed io che ho molti difetti ma non sono ipocrita vi dico che nelle ultime 48 ore è accaduto tutto ciò che temevo sarebbe accaduto. Prima Renzi ha formato i suoi gruppi parlamentari (stando attento, sia chiaro, a lasciare ancora qualche suo “palo” nel PD); poi il Partito Unico Lega-FI-PD-FDI ha salvato l’ennesimo deputato votando contro una richiesta d’arresto da parte dei giudici di Milano dopo aver votato NO persino sull’utilizzo di intercettazioni contro di lui.
    Ora vi faccio una domanda. Davvero tutto questo vi sorprende? Io capisco l’indignazione, ma lo stupore proprio no. Leggo in rete lamentele sulla scelta di ministri e sottosegretari. C’è chi ha avuto i brividi per Gentiloni commissario in Europa, chi per Franceschini alla cultura, chi per l’entrata nel governo delle varie Malpezzi, Ascani, Morani o dei vari Fiano o Scalfarotto. Perdonatemi ma chi pensavate che il PD avrebbe mai messo, Mandela, Kennedy, Allende?
    Leggo anche (ma sono sempre le solite fonti di palazzo Chigi che non si sa mai se siano vere) che il Premier sia rimasto allibito per la scelta di Renzi e che abbia pronunciato questa frase: “Me lo doveva dire prima, Renzi vuole solo potere e nomine”. Buongiorno Presidente!!! Ovvio che Renzi ambisce alle nomine ed era piuttosto chiaro che avrebbe fatto questa “robetta” dopo aver incassato due ministri e un paio di sottosegretari. E che lo doveva fare prima? Diamine, io Renzi l’ho preso di petto (contribuendo insieme ad altri al suo declino) quando veniva descritto come De Gaulle perché non l’ho mai sopravvalutato, ma non l’ho neppure mai sottovalutato. I sondaggi non contano nulla, contano i parlamentari che controlla e con i quali cercherà di “ricattare” questo Governo minacciando di farlo cadere (senza mai volerlo fare) se dovessero mai passare leggi contrarie agli interessi della sua ciurma. [Il grassetto è mio; ho evidenziato questo brano perché ripete esattamente quanto avevo scritto a proposito della capacità di ricatto della pattuglia di Renzi]

    Tutto questo, credetemi, l’ho detto a tutti nelle ultime settimane esattamente come mesi fa dissi (venendo persino accusato di voler destabilizzare il Governo, ma ho chiarito con chi di dovere ed è acqua passata) che Salvini avrebbe fatto cadere il governo prima della votazione sul taglio dei parlamentari. Non ho la sfera di cristallo, semplicemente li conosco e oltretutto, forse, da fuori, si vedono le cose in modo più limpido.
    Ad ogni modo il Governo c’è e ai miei ex-colleghi, ai quali voglio bene anche quando non sono d’accordo con loro dico:

    NON VI FIDATE!

    1. Non vi fidate del PD derenzizzato, ripeto, Renzi ci ha lasciato dentro decine di “pali”.
    2. Non vi fidate dei giornali che per la prima volta vi apparecchiano interviste più morbide. Il loro obiettivo è la “normalizzazione” del Movimento (come se aver lottato contro questo sistema fosse anormale).
    3. Non vi fidate delle smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il Presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare…
    4. Non vi fidate delle false aperture del PD sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il PD cercherà di non farlo per contiguità. 5. Non vi fidate dell’Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista), in cambio di un po’ di flessibilità in più chiederanno all’Italia le ultime chiavi di casa rimaste.
    6. Non vi fidate della Lagarde, chiedete ai disgraziati greci e argentini ciò che ha fatto…
    7. Non vi fidate delle notizie che arrivano dal Medio Oriente, al contrario lavorate per la Pace. Ne va dell’interesse del popolo iraniano, saudita e yemenita e di quello di un mucchio di imprese italiane che hanno sempre lavorato bene con Teheran. 8. Non vi fidate dei “nuovi ambientalisti”. Costoro sono i più sporchi, sono quelli che reputano il rispetto dell’ambiente solo uno spazio politico da occupare o che vorrebbero far pagare la lotta all’inquinamento ai poveracci e non a chi inquina davvero.

    Fidatevi di chi soffre, di chi cerca un posto letto in ospedale, di medici e infermieri che lavorano in condizioni disperate, dei pensionati che rovistano, dei ricercatori che fuggono, di chi vuole solo una casa o la possibilità di metter su famiglia, di chi guadagna una miseria o si mette in tasca una miseria per pagare le tasse. Fidatevi di loro, di ciò che dicono, di quel che gridano. Mischiatevi con loro, è la sola “normalizzazione” che ci è consentita.
    Io, da fuori, farò le mie battaglie. Lo dico fin da subito. Non voglio destabilizzare nulla e nessuno, voglio solo esprimere le mie idee e sono sempre le stesse….

  • Giuseppe

    Settembre 17, 2019

    Gentilissimo prof. Biuso, mi rasserena la sua analisi sullo spaventapasseri Salvini. Io ingenuamente credevo fosse autenticamente fascista oltre che razzista soprattutto nei nostri confronti di “terroni di merda”. Avevo pensato, come quel comunista di Papa Francesco, che non fosse proprio giusto far morire in fondo al nostro Mediterraneo tanti nostri fratelli. Condivido totalmente l’analisi su Renzi ma mi spaventa di più avere la Lega al potere. Non possiamo accettare il male maggiore credendo che Salvini sia antiliberista e ambientalista, ignorando i gruppi di potere che lo sostengono. Con stima e ammirazione. Giuseppe Ceres

    • agbiuso

      Settembre 17, 2019

      Gentile Giuseppe, abbiamo evidentemente opinioni diverse su alcune questioni. Sulla natura dei flussi migratori, ad esempio, ho provato a sintetizzare qui ciò che penso: Migranti
      La ringrazio della stima e del tono cortese. Conoscendo bene la Rete, so che non si tratta di qualità ovvie.

      • Giuseppe

        Settembre 18, 2019

        Caro professore, e mi permetta il caro per l’affetto indiretto che mi lega a lei per la lettura dei sui libri e per gli articoli che pubblica sulla sua pagina e che con piacere ricevo. Avevo letto e ho riletto volentieri l’articolo sui flussi migratori e ne condivido il contenuto per affinità al suo pensiero politico. Resto, tuttavia, perplesso sulla mancanza di un suo giudizio sul ruolo politico della Lega e di Salvini, che io reputo molto pericoloso pur non giustificando nè condividendo l’assetto politico che si è realizzato dopo la crisi maniacale data dallo scompenso narcisistico di Matteo Salvini. Mi scuso per la replica ma tengo al suo parere.
        Cordialmente
        Giuseppe Ceres

        • agbiuso

          Settembre 18, 2019

          Caro Giuseppe, per quello che conta -e in sintesi- il mio parere sulla Lega di Matteo Salvini è che si tratti di un movimento non sovranista -contrariamente a ciò che i media mainstream affermano e la Lega stessa sostiene– ma liberista e filoatlantico, gli stessi due elementi che caratterizzano altre formazioni partitiche come Forza Italia e il Partito Democratico. Di diverso da tali formazioni ha una patina di populismo -uso questo termine nel significato che ha nella scienza politica e non nella polemica giornalistica– che non nasconde per nulla il carattere liberista, che del populismo è in parte una negazione.
          Rispetto alla Lega Nord guidata da Umberto Bossi, quella di Salvini ha voluto abbandonare la connotazione localistico/regionalistica per diventare una formazione politica nazionale. Questo obiettivo è stato raggiunto, visto il sostegno elettorale che ha ottenuto in regioni e zone che prima le erano del tutto precluse.
          Per quanto concerne il razzismo, il manuale che utilizzo in una delle materie che insegno –Che cos’è la sociologia della cultura di Rocco De Biasi-, nel capitolo dedicato al tema dell’esclusione distingue quattro concetti: etnocentrismo, pregiudizio, xenofobia, razzismo. Uno dei più gravi elementi di superficialità della grande informazione consiste nella riduzione della prime tre forme all’ultima, che ha caratteri del tutto specifici ed è certamente la più grave forma di esclusione nelle sue due forme di razzismo biologico e razzismo culturale.
          A partire da questa categorizzazione scientifica, ritengo che la Lega sia una forza politica caratterizzata da un notevole grado di xenofobia. Una analisi politica e sociologica adeguata e rigorosa dovrebbe -deve– chiedersi perché una forza così caratterizzata ottenga in Italia un notevole successo. Credo che uno dei molti fattori consista nelle dinamiche migratorie che ho cercato di discutere nel testo che le avevo indicato.
          Per quanto riguarda la più recente attualità politica, ciò che penso l’ho scritto in Nati morti e, appunto, nel testo che stiamo commentando
          La ringrazio per l’occasione che mi ha offerto di chiarire questi elementi del mio discorso politico, il quale cerca (cerca…) di basarsi su dati scientifici e non su slogan, sentimentalismi, personalismi («Salvini merda», ad esempio) luoghi comuni, dei quali la Rete è una formidabile ripetitrice. Cerco insomma di pensare.

  • FRICANO SALVATORE

    Settembre 17, 2019

    Certo è sconcertante la mossa di Matteo Renzi, ma non possiamo che convenire -mi sembra di poter dire- che è un evento che rientra nella vita dei gruppi parlamentari. Pensiamo a tutta la storia della ‘sinistra’ italiana!
    Se poi dietro ciò ci siano le ombre dei grandi gruppi finanziari e\o oscure trame che vengono gestite dagli eurocrati, può darsi. Vedremo.
    Potremmo anche dire che dietro lo spaventapasseri Salvini ci sia Putin, che non è proprio innocuo. I politici, ci hai recentemente insegnato caro Alberto (‘Nati morti’, 8 settembre 2019), non sono mai innocui. Tranne i cinque stelle, a quanto pare.
    Ma penso che Pasquale D’Ascola faccia notare, a ragione, che con il cinque-sei percento risulterebbe difficile tessere qualche ricatto da parte del già sconfitto partito renziano.
    E’ molto probabile che si vada ad elezioni quanto prima, semmai. In un clima che vedrebbe di nuovo agitarsi le ‘plebi’ (la forma è sostanza) salviniane.
    Dimenticavo, ho molto apprezzato la narrazione simil-camilleriana di Pasquale, nel suo commento del 9 settembre:-)

    • agbiuso

      Settembre 17, 2019

      Caro Salvatore, dissento del tutto su due punti del tuo commento:
      -La mossa di Matteo Renzi non è affatto sconcertante ma del tutto prevedibile, tanto che io e molti altri l’avevamo ampiamente prevista. Direi anzi che è una mossa inevitabile. L’azione a favore della nascita del Governo Conte 2 era funzionale a questa scissione, e non il contrario. Lo avevo detto, appunto, lo scorso 8 settembre.
      -La demonizzazione di Putin è parte del racconto dei media mainstream, del tutto subordinati alle burocrazie non elette da nessuno dell’Unione Europea e agli interessi degli Stati Uniti d’America. Ritengo infatti la politica della Federazione Russa un necessario contrappeso alle politiche ultraliberiste e guerrafondaie dell’Occidente. E questo va dalla opposizione all’Ucraina neonazista (essa sì), alla difesa della Siria contro il colonialismo degli USA e di Israele. L’Europa ha avuto sempre tutto da guadagnare da un rapporto amichevole con la Russia e si è persa ogni volta che lo ha dimenticato. La sottomissione alle sanzioni economiche imposte dagli Usa contro la Russia sta danneggiando enormemente l’economia anche italiana.

      Aggiungo che Giuseppe Conte comincia ora -come si vede dal comunicato che copio qui sotto- a “esprimere perplessità”, vale a dire a tremare. E ne ha ben ragione. Si nota persino un accenno di pentimento. Ma è troppo tardi.

    • Pasquale

      Settembre 17, 2019

      Grazie davvero signore. Pasquale

  • Pasquale

    Settembre 17, 2019

    Però v’è da osservare una cosa. Questo governo ha avuto il gradimento di mezzo mondo, politico e finanziario. Renzi da solo avrà il peso elettorale di quanto, del 5, del 6 per cento. È immaginabile che voglia far fuori il governo, andare ad elezioni e perderle due volte. E poi se il mondo delle banche, quali, l’Etruria (?) lo appoggia, sono così rapaci e cretini da mettersi contro le grandi banche. A che scopo. per ottenere un po’ di impunità locale. Non capisco. Renzi dimostrò come Sallvini di scamnbiare le europee per le nazionali. MA quale gico giocherebbe, quello di allearsi con lui per fare un fronte di centro destra senza Berlusconi o con Berlusconi e la Meloni. Calenda lo aspetta per fare un partito popolare degli imprenditori. Non saprei.

    • agbiuso

      Settembre 17, 2019

      Caro Pasquale, questa scissione non ha lo scopo di andare ad elezioni ma di dominare il governo in carica.
      Renzi non vuole far cadere un governo appena costituito con il suo consenso (vale a dire su sua istigazione, visto che Zingaretti non voleva). PD e M5S, soprattutto quest’ultimo, sanno che se si votasse ora la conseguenza sarebbe un loro crollo. L’obiettivo è di far governare questi partiti su questioni secondarie e superflue e invece essere determinanti (ricatto) su quelle che più interessano “i nuovi gruppi parlamentari” e il loro capo.
      I problemi e il destino della società italiana non contano nulla, ovviamente.

      • Marcosebastiano

        Settembre 17, 2019

        Caro professore, lo conferma il Presidente della V commissione bilancio e tesoro alla Camera.
        https://twitter.com/borghi_claudio/status/1173755733135040513

        • agbiuso

          Settembre 17, 2019

          Grazie, caro Marcosebastiano.
          Copio qui il testo per chi non ha un account su Twitter:
          =============
          Claudio Borghi A.
          @borghi_claudio
          In commissione Bilancio PD+M5S hanno 23 voti su 46 quindi devono contare su Fassina e i due del misto (TABACCI e Lorenzin). Però i renziani certi sono due, Boschi e Marattin. Insomma, pure qui volendo Renzi può non far passare nulla. Vedo bene la trattativa sugli emendamenti
          2:29 AM · 17 set 2019·Twitter Web App

  • Pasquale

    Settembre 17, 2019

    Sì ho letto. Come diceva Paolo Grassi torcendosi le mani dalla rabbia, Povca tvoia

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