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Ždanov è tra noi

Ždanov è tra noi

Ždanov è tra noi
Aldous, 16 gennaio 2023

La cancel culture è l’ennesima forma di zdanovismo, la quale in nome – come al solito e come sempre – dei valori, della giustizia, del bene, censura secoli di filosofia, di ricerca, di scienza per la ragione che i loro protagonisti sono stati «maschi, bianchi, proprietari, schiavisti». Dall’Inquisizione dei Papi all’inquisizione «Woke» e «Black Lives Matter» passando per l’inquisizione staliniana, la storia dell’Occidente è piena di esempi di bacchettoni che cercano di imporre a filosofi e artisti la propria bêtise.
L’ελευθερία greca della quale parla Giorgio Colli è invece la libertà di pensare, di scrivere, di dire qualsiasi cosa, libertà senza la quale le società umane sono e rimangono un formicaio di obbedienti, una triste accozzaglia di buoni.
La vicenda dell’opera lirica tratta dal racconto di Gogol’ Il naso, composta da Šostakóvič nel 1927 e censurata dal regime sovietico, è un buon esempio di tutto questo. Il regista russo Andrey Khrzhanovskiy ne ha tratto un film bello ed emblematico: Il naso o la cospirazione degli anticonformisti.

1 commento

  • Michele Del Vecchio

    Febbraio 8, 2023

    Ma è tornato il grande censore?
    Forse,anzi sicuramente,non se ne era mai andato. Alloggiava da tempo seminascosto nell’anima di coloro che non hanno mai smesso di credere che le ideologie siano autostrade per la Verità;in coloro che pensano che la “contaminazione” e il “dissenso” siano malattie mortali e che prima di pensare e di scrivere alcunché sia meglio rileggere e controllare il capitolo “Ortodossia” del manuale del buon cittadino.

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