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6 commenti

  • diegod56

    Marzo 19, 2015

    caro Pasquale (pensatore che amalgama bene creatività e concretezza), conosco la questione del «fracking» e sono molto convinto che la questione dell’abbandono dei combustibili fossili (e delle enormi pressioni delle lobby relative sulla politica dei paesi cosiddetti democratici) sia la questione centrale del nostro tempo. Ogni grande passaggio epocale avviene in concomitanza con l’avvento di nuove tecnologie sul fronte energetico e della comunicazione. Pensiamo, a mò d’esempio, quanto cambiò il mondo con l’avvento del carbone e delle ferrovie). Ne ha trattato in modo interessante e decisamente chiaro Jeremy Rifkin nel suo ultimo testo, che, nella mia inautorevole opinione, consiglio.

  • Pasquale D'Ascola

    Marzo 17, 2015

    Nel concreto, ché Alberto meglio di me dirà quanto l’A dell’oggi sia concreta nel domestico e quotidiano e intenda sempre il singolo primo motore di ogni cambio di registro, quanto in illo tempore lo è stata fronte alle malefatte macroscopiche del mondo di ieri, suggerisco di dare un’occhiata a proposito di rispetto e quelle cose lì ai due link qui proposti. Del sol dell’avvenire gli A. videro ben presto le sole…
    Nel cassetto sotto sotto ci sono le tav le mose, le expò i raddoppi, i quadruplichi specie degli incom di tutti gli onesti paladini dei dissesti. SI legga la prima pagina del Fatto di oggi. Qualcuno dirà che non c’entra. Io ho l’impressione che sì, c’entra c’entra. Abbracci. P.

    Tutti i pericoli del fracking

    Dopo i test nucleari fracking nel Sahara algerino

  • diegod56

    Marzo 16, 2015

    grazie di cuore, anche per le preziose segnalazioni

    certo, il vero rispetto per la vita e la dignità di ognuno, è la prospettiva fondamentale

  • agbiuso

    Marzo 16, 2015

    Caro Diego, sono contento del tuo interesse verso la “fiaccola dell’anarchia”.
    La domanda che mi poni è -permettimi- un poco singolare. Mi sembra infatti che si confonda la critica all’antropocentrismo con la misantropia! Non c’entra nulla naturalmente. L’anarchismo è uguaglianza nella differenza e il massimo di libertà possibile dentro una struttura comunitaria. L’antropocentrismo o la misantropia non hanno nulla a che fare con questo progetto politico.

    La conferma viene anche dalla risposta alla seconda domanda. Proprio perché avverso alla logica del dominio del più forte, l’anarchismo vede l’umano come parte di un mondo dove ogni vivente ha diritto a esistere. Parlo soprattutto dell’anarchismo del XXI secolo, non di quello ottocentesco, che condivideva i limiti del suo tempo, come è inevitabile che sia.
    Tale concezione olistica del mondo umano dentro l’intero vivente è documentata, ad esempio, da un libro edito da elèuthera: CRIMINI IN TEMPO DI PACE. la questione animale e l’ideologia del dominio, di Massimo Filippi e Filippo Trasatti. Ci sono altre pubblicazioni libertarie sulla questione ma questo è uno dei testi più recenti.
    Se ne parla anche nel da poco uscito A come animale, a cura di Leonardo Caffo e Felice Cimatti (Bompiani, 2015). Libro le cui ultime parole sono queste: “E finalmente, oltre le sbarre delle gabbie, la muta potrà correre libera per la città. Nessuno potrà più fermarla”.

  • diego

    Marzo 16, 2015

    mi hanno detto alla mia libreria che il volume di mìmesis non arriva prima di aprile

    leggerò, leggerò e scriverò solo dopo aver letto molto bene, perchè se leggi una cosa già con un’idea sbagliata di quel che c’è scritto finisce che leggi male

    leggerò bene, invece, perché qui è in gioco lo stesso concetto di umanità

    ogni tanto vado a Carrara, e mi commuovo a vedere qualche insegna con la fiaccola, ancora accesa fra quella schiatta di ex cavatori

    solo una piccola domanda, Alberto carissimo: come fa un filosofo che nutre una grande avversità verso l’antropocentrismo, ad amare l’umanità come necessariamente deve fare unanarchico?

    e ancora: le altre forme di vita, le persone non umane, hanno un posto sotto la bella fiaccola dell’anarchia?

    perdonami l’impudenza delle domande di chi non sa

  • Pasquale D'Ascola

    Marzo 16, 2015

    L’anarchia è differenza.
    Già.
    P.

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