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La gioia

Johann Sebastian Bach
Grosser Herr, o starker König
Dall’Oratorio di Natale (Weihnachtsoratorium BWV 248)
per soli, coro e orchestra
Diego Fasolis & I Barocchisti

Versione in html

Versione video (con altri esecutori)

Tripudio, ritmo, dinamismo, potenza delle voci strumentali e delle voci umane. La musica insomma. La musica di Johann Sebastian Bach, la musica dunque in se stessa, la musica in quanto tale, la musica totale, la musica come «exemple unique de ce qu’aurait pu être -s’il n’y avait pas eu l’invention du langage, la formation des mots, l’analyse des idées – la communication des âmes» (Proust, La Prisonnière, in À la recherche du temps perdu, Gallimard 1999, p. 1797), unico esempio di ciò che sarebbe potuta essere la comunicazione tra le anime se non ci fossero stati linguaggio, parole, analisi delle idee.
La musica è immediatezza ed è insieme complessità, la musica è fluire ed è esultanza, la musica è suono ed è visione. La musica è relazione matematica. La musica è gioia, come si vede anche da un concerto dell’ensemble L’Arpeggiata di Christina Pluhar, capace di trasformare la Pizzica di San Vito in un  irresistibile rap [minuti 53.40 -57.00 del video].
Una gioia straripante. La gioia che auguro in questo nuovo anno ai miei amici.

 

Nietzsche musicista

Das ‘Fragment an sich’
di Friedrich Nietzsche (1871)
Pianoforte: Jeroen van Veen
Minimal Piano Collection, Vol. IV Disc 1

[audio:https://www.biuso.eu/wp-content/uploads/2018/08/Nietzsche_Das_Fragment_an_sich.mp3]

«Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum», ‘Senza la musica la vita sarebbe un errore’ è un aforisma assai noto. Nietzsche lo inserì nella II parte del Crepuscolo degli idoli («Sentenze e frecce», af. 33). Il titolo completo della prima edizione di uno dei suoi libri più importanti è La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1872),  dedicato anche a un confronto con l’arte di Richard Wagner.
E tuttavia non molti sanno che il filosofo attribuiva un particolare significato anche teoretico alle proprie opere musicali. Nietzsche si dedicò infatti per tutta la vita alla composizione di musica in note oltre che di armonia in parole. Un catalogo (incompleto) di opere su wikipedia elenca 50 sue composizioni musicali. Alcune di esse sono ascoltabili e scaricabili da un vecchio sito: Nietzsche’s Music.
Segnalo anche un video che documenta l’esecuzione del brano per coro e orchestra Hymnus an das Leben (‘Inno alla vita’).
Qui propongo l’ascolto di una composizione per pianoforte dal titolo Das ‘Fragment an sich’, forse ironico nei confronti della kantiana ‘cosa in sé’ (Ding an sich). Un brano significativo dell’insieme di sentimento e distanza che caratterizza la musica di Friedrich Nietzsche. 

Menadi

Ho inserito su Dropbox il file audio (ascoltabile e scaricabile sui propri dispositivi) della conversazione su La taranta: musica, dolore, riscatto svolta il 2 ottobre 2017 nell’ambito del Madore in (filo)fest di Lercara Friddi. La registrazione dura 48 minuti.
È anche una sintesi preparatoria del corso di Sociologia della cultura che terrò a partire da marzo 2018. Questi gli argomenti principali che abbiamo discusso: la Terra, gli umani, gli dèi; l’eros contadino; danza, luce, colori, musica, suoni; l’eterno ritorno del dolore e il suo riscatto; menadi e tarantate; la vita che rimorde, la vita indistruttibile; Eugenio Bennato e la Taranta Power.

Apollo / Dioniso

I movimenti. Potenti e colmi di grazia.
Frenetici e insieme pittorici, come se sgorgassero dalle profondità della materia che siamo, dal suo dinamismo, dalla sua potenza, dalla sua gloria.
È quello che ho visto nel danzare dionisiaco e apollineo di Nietzsche, o il cosmo danzante a Trapani. Di tale danza le immagini di Giuseppe Di Salvo colgono il καιρός, l’istante perfetto.
Per me è stato un onore e una gioia condividere il palcoscenico con tre artiste come Silvia Giuffré, Patrizia Lo Sciuto, Arabella Scalisi e con la coreografa e regista Betty Lo Sciuto.
In questi corpi, in queste parole, gli dèi sono vivi. Come sempre. Spero che una breve sintesi video dello spettacolo trasmetta anche questa presenza. Dei Greci e di Nietzsche.

 

«Leucotea: È nato a Tebe e corre il mondo. È un dio di gioia. Tutti lo seguono e lo acclamano.
Ariadne: È potente?
Leucotea: Uccide ridendo. Lo accompagnano i tori e le tigri. La sua vita è una festa e gli piaci. Chi gli resiste s’annienta. Ma non è più spietato degli altri. Sorridere è come il respiro per lui»
(Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, Einaudi 2015, pp. 140-141)

«Dal sorriso di questo Dioniso sono nati gli dèi olimpici» (La nascita della tragedia, p. 72) e questo è accaduto perché «è greco il tendere alla luce da un crepuscolo per così dire innato» (Umano, troppo umano II, af. 219).

 

Danza

«Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können»
Bisogna essere ancora caos per riuscire a partorire una stella danzante

«Ich würde nur an einen Gott glauben, der zu tanzen verstünde»
Crederei solo a un dio capace di danzare

Con queste parole di Friedrich Nietzsche inizierò il mio intervento dentro lo «spettacolo per danza,  musica e filosofia» ideato dalla coreografa e regista Betty Lo Sciuto.
L’appuntamento è per venerdì 15 dicembre 2017 alle 21.00 al Teatro «Tonino Pardo» di Trapani.
Il titolo dell’evento è Nietzsche, o il cosmo danzante

Un libro pieno di dèi

Fernando Gioviale è stato professore di Discipline dello spettacolo nel mio Dipartimento ed è uno degli uomini più colti e più vitali che conosca. Capace di spaziare tra terre e parole assai diverse, capace di affabulare il mondo in un intrico di meraviglie.
Ho dunque letto il suo Crepuscolo degli uomini. Attraverso D’Arrigo in un prologo e tre giornate con lo stupore e il piacere di chi a ogni pagina scopre la bellezza e l’enigma della letteratura e del mondo.
Ne ho scritto una recensione pubblicata sul numero da poco uscito di Siculorum Gymnasium. A Journal for the Humanities.

Callas / Dioniso

La presentazione del volume Mille e una Callas nel Foyer del Teatro Bellini di Catania è stata un’occasione di confronto e di arricchimento al di là dei confini disciplinari.
Metto qui a disposizione la registrazione audio del mio intervento, che si può anche ascoltare e scaricare da Dropbox: Biuso_Callas_13.5.2017.
La durata è di 13 minuti circa.

[audio:https://www.biuso.eu/wp-content/uploads/2017/05/Biuso_Callas_Catania_13.5.2017.mp3]
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