Skip to content


Storia del corpo

Recensione a:
Maria Teresa Catena
Breve storia del corpo
Mimesis, 2020
Pagine 201
in Scienza & Filosofia
numero 27 / giugno 2022
Pagine 404-407

Complessa è la vicenda del corpo nella storia. Di essa Maria Teresa Catena formula una sintesi illuminante a partire dai concetti e dalle pratiche del corpo presente e del corpo assente. Due paradigmi che nel corso del tempo si susseguono, si intrecciano, si separano, si trasformano. Anche Platone, il troppo frainteso Platone, pur privilegiando in alcuni dialoghi e momenti la ψυχή non ha mail ritenuto il σῶμα un elemento di perdizione e anzi nel Timeo lo pone al centro dell’armonia individuale e cosmica. Il ‘dualismo’ platonico è in gran parte presunto ed è invece assai più reale il dualismo cartesiano e post-cartesiano che mostra ancor oggi tutta la sua forza ermeneutica e prassica nel corpo assente delle correnti e posizioni estropiane e transumanistiche che pervadono anche alcuni sviluppi dell’Intelligenza Artificiale e del variegato arcipelago delle tecnologie virtuali. Le quali sembrano volersi sbarazzare di insegnamenti diversi tra loro ma fondamentali quali il naturalismo darwiniano, la fedeltà nietzscheana ai corpi e alla terra, la fenomenologia della chair di Merleau-Ponty, tutte espressioni del corpo immanente che siamo, che l’animalità è. Perché la corporeità umana è la storia, il corpo è la vita.

Filosofia / Fisica

Recensione a:
Étienne Klein
Filosofisica
A cura di Andrea Migliori
Carocci, 2020
Pagine 169
in Scienza & Filosofia
numero 26 / dicembre 2021
Pagine 229-233

Ciò che definiamo scienza è storicamente e ontologicamente «figlia della filosofia» (p. 19). Anche per questo «la fisica e la metafisica hanno sempre avuto dei legami, espliciti o nascosti» (22) e sempre li avranno, dato che seppur affrontati oggi in modi che appaiono lontani tra di loro – il formalismo matematico da una parte e la teoresi dall’altra – i temi che le intramano sono gli stessi: la realtà (ontologia), la possibilità di conoscerla (epistemologia), il tempo, lo spazio, la causalità, il nulla, il campo, la materia.
La fisica contemporanea mostra di essere una profonda e compiuta metafisica di natura matematizzante, al cui interno vige un grumo di contraddizioni che incessantemente la interrogano e la spingono verso nuove domande e rinnovate risposte.

Effimeri

Recensione a:
David Benatar
La difficile condizione umana.
Una guida disincantata alle maggiori domande esistenziali
A cura di Luca Lo Sapio
Giannini Editore, 2020
Pagine 271
in Scienza & Filosofia
numero 24 / 2020
Pagine 367-373

«Dopo tutto, quelli che non esistono non si trovano in nessuna condizione, men che meno in una difficile condizione. Non sono destinati a morire».
Una fenomenologia dell’esistenza che sia libera da presupposti religiosi, moralistici e millenaristici non può che condividere parole come queste.

Andrea A. Sturiale su Tempo e materia

Andrea Antonio Sturiale
Recensione a Tempo e materia. Una metafisica
in Scienza & Filosofia, numero 24, dicembre 2020
Pagine 374-378

La densa e limpida recensione di Andrea Sturiale ha un incipit parmenideo che ho molto apprezzato: «La metafisica del tempo presentata da Alberto Giovanni Biuso in Tempo e materia si connota come una metafisica monistica e materialistica. Vi è una sola sostanza autosufficiente, dinamica, immanente, sacra, eterna, priva di causa e fondamento: la materiatempo che sempre c’è stata e sempre ci sarà».
L’autore spiega bene che cosa in questo libro si indichi con metafisica, la quale «intesa come lo sforzo di comprendere il mondo e quindi il tempo, è connaturata nell’esserci. L’umano è per natura metafisico. […] Una metafisica è, in generale, la precondizione di qualsiasi giudizio sul mondo, sia esso teoretico, estetico o pratico. A tal proposito, Biuso afferma che: ‘ogni pensiero che si esprime sul mondo, ogni parola che dice il reale, ogni sentire estetico, concetto logico, legge fisica, hanno infatti come fondamento una metafisica. Essa può rimanere implicita, può essere ignorata e può persino venire esplicitamente negata, e tuttavia essa sta all’origine di ogni costruzione concettuale – di qualunque genere essa sia –, ne scandisce l’andamento, ne determina gli esiti. Fisici, chimici, astronomi, biologi non possono conseguire risultati che non implichino sin da subito delle opzioni metafisiche, esplicite o no che siano’».
Sturiale si sofferma poi sul significato di verità; sul principio di ragion sufficiente; sul nesso tra ontologia, determinismo e irreversibilità e osserva che «la metafisica del tempo si presenta come il tentativo di conciliarsi teoreticamente e praticamente con la materiatempo e con l’ordine necessario del mondo».

[Photo by Guillermo Ferla on Unsplash. L’immagine raffigura la Galassia di Andromeda (M31-NGC 224), la più vicina al nostro pianeta]

Vai alla barra degli strumenti