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Sentieri interrotti

Jan Garbarek – Pierre De la Rue
«O salutaris Hostia»
Da Officium (1994)
con lo Hilliard Ensemble

«Holz lautet ein alter Name für Wald. Im Holz sind Wege, die meist verwachsen jäh im Unbegangenen aufhören.
Sie heißen Holzwege.
Jeder verläuft gesondert, aber im selben Wald. Oft scheint es, als gleiche einer dem anderen. Doch es scheint nur so.
Holzmacher und Waldhüter kennen die Wege. Sie wissen, was es heißt, auf einem Holzweg zu sein»
[Martin Heidegger, Holzwege, «Gesamtausgabe», vol. 5, a cura di Friedrich-Wilhelm von Herrmann, Klostermann 1977 (1950), p. 3]

«Holz è un’antica parola per dire bosco. Nel bosco [Holz] ci sono sentieri [Wege] che, sovente ricoperti di erbe, si interrompono improvvisamente nel fitto.
Si chiamano Holzwege.
Ognuno di essi procede per suo conto, ma nel medesimo bosco. L’uno sembra sovente l’altro: ma sembra soltanto.
Legnaioli e guardaboschi li conoscono bene. Essi sanno che cosa significa ‘trovarsi su un sentiero che, interrompendosi, svia’ [auf einem Holzweg zu sein]».
[Sentieri interrotti, trad. di Pietro Chiodi, La Nuova Italia 1968, p. 1]

«Freude, Freude, über Freude!»

Chiesa di San Simpliciano – Milano
Le Cantate di Bach

Programma:
Johann Sebastian Bach:
Cantata “Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage” BWV 248/I
Cantata “Darzu ist erschienen der Sohn Gottes” BWV 40
Cantata “Sie werden aus Saba alle kommen” BWV 65
Cantata “Herrscher des Himmels, erhöre das Lallen” BWV 248/III

Amsterdam Baroque Orchestra & Choir
Ton Koopman  – direttore
Martha Bosch  – soprano
Maarten 
Engeltjes  – alto
Tilman 
Lichdi  – tenore
Klaus 
Mertens  – basso

«Gioia, gioia che cresca su gioia!» Questo l’urlo sacro che si ascolta in uno dei corali della Cantata BWV 40. Bach è capace di esprimere sia il più profondo dolore dell’anima sia il gaudio più redento. La sua musica sembra percorrere i sentieri della passione umana e del distacco, toccare ogni sfumatura e trasformarla in canto. Nella bellezza di San Simpliciano, Ton Koopman e i suoi Amsterdam Baroque Orchestra & Choir hanno restituito per intero la potenza di questa luce.
Propongo l’ascolto del Coro iniziale della Cantata BWV 248/I:
Jauchzet, frohlocket, auf, preiset die Tage  (Esultate, giubilate, benedite i giorni)

Silentium

Centro Culturale San Fedele- Milano
Inner_Spaces#1
Christian Fennesz, concerto inaugurale
26 settembre 2016

In questo primo concerto della stagione 2016-2017 di Inner_Spaces, la lunga performance di Christian Fennesz ha mescolato suoni computazionali con la chitarra, trattata sempre elettronicamente. Il risultato mi è parso piuttosto banale e francamente noioso.
Molto più coinvolgenti sono stati i due brani iniziali del gruppo milanese T.E.S.O, ispirati a Gustav Mahler e Arvo Pärt, e quello dell’e-cor ensemble che ha ripreso anch’esso le musiche del compositore estone. La rielaborazione di Silentium ha confermato la grandezza tecnica e il genio creativo di Pärt, le cui opere sembrano dialogare con quanto c’è di più antico e di più sacro nella struttura sonora del mondo.
Propongo l’ascolto di Silentium nell’esecuzione della Tapiola Sinfonietta & Jean-Jacques Kantorow. Il brano fa parte dell’opera Tabula rasa for Two Violins, Strings and Prepared Piano (1977).

[audio:https://www.biuso.eu/wp-content/uploads/2016/11/Pärt.-Tabula-rasa-for-Two-Violins-Strings-and-Prepared-Piano_-II.-Silentium_-Senza-moto.mp3]

Lacrime

Lacrimosa
da Requiem for my friend (2011)
di Zbigniew Preisner

La tensione di questa musica è romantica, moderna. Ma nel suo crescendo e nella sua serialità coglie qualcosa dell’amara geometria di cui la vita è intessuta. Un pianto cosmico, una sofferenza antica.
Il labirinto è denso e il dolore è grande ma una luce illumina.

[audio:https://www.biuso.eu/wp-content/uploads/2016/07/Preisner_Lacrimosa.mp3]

[Il brano comincia con alcuni secondi di silenzio. Basta attendere]

Josquin

13 dicembre 2015 –  Chiesa di San Fedele – Milano
Josquin, Bach e creazione
Musiche di Josquin Desprez, J.S. Bach e Matteo Giuliani
Il Canto di Orfeo 
Direttore  Gianluca Capuano

The Tallis Scholars sing Josquin

Un concerto molto intenso, mistico: la Missa Pange Lingua di Josquin Desprez, due mottetti di Johan Sebastian Bach, un canto gregoriano, un inno ambrosiano e Ostendis del giovane compositore Matteo Giuliani. Quest’ultimo mi è parso assai bello, anche perché capace di riprendere forme dell’antica musica sacra per farne creazione del tutto contemporanea. L’opera è stata in prima esecuzione assoluta e non la si trova in commercio. Peccato. Consoliamoci con il Kyrie dalla messa di Josquin, eseguito da The Tallis Scholars diretto da Peter Phillips.

[audio:Josquin_Pange-lingua_Kyrie.mp3]

Il dolore, la calma

Basilica di Santa Maria della Passione – Milano – 28 agosto 2015
J.S.Bach – La passione secondo Giovanni (BWV 245)
Norwegian Soloists’ Choir
Accademia Bizantina
Direttore: Ottavio Dantone

Bach - St John Passion

 

L’essenzialità, la sobrietà, della Passione secondo Giovanni è stata ben incarnata dalle voci limpide dei solisti e dalla armonia del Coro norvegese. In questa composizione sembra che il cammino verso il dolore sia anche un itinerario verso la liberazione, verso una calma infinita.
Propongo l’ascolto del brano con il quale l’opera comincia: Herr, Unser Herr, eseguito dal Taverner Choir, Consort and Players, diretto da Andrew Parrott.

[audio:Herr_Unser_Herr.mp3]

Tenebrae

Tomás Luis de Victoria
O Vos Omnes 
Da Tenebrae Responsories  (1585)
Esecuzione di Harry Christophers & The Sixteen

[audio:De Victoria_Tenebrae_O_Vos Omnes.mp3]

«O vos ómnes qui transítis per víam, atténdite et vidéte 
/ Si est dólor símilis sícut dólor méus.
 / Atténdite, univérsi pópuli, et vidéte dolórem méum. / Si est dólor símilis sícut dólor méus»

«…nella fede
che altro domani sarà il mondo
ma il mondo è fatto d’ascia
di silenzi, di spranghe della notte
e della pena che a ogni frutto
di sperma è destinato»

(Da «Asce», Un barlume di fasto, Scrimm Edizioni 2013, p. 53)

 

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