Missa Papae Marcelli: IV. Sanctus & Benedictus
ca. 1561
di Giovanni Pierluigi da Palestrina
Peter Phillips & The Tallis Scholars
È da qui, da Palestrina, che nasce ciò che in Occidente intendiamo per musica: il contrappunto, la verticalità, lo spaziotempo sonoro.
[audio:Palestrina_Marcelli.mp3]
1 commento
Federico
«[…] Palestrina – che potrebbe essere considerato, se non altro per “meriti” storici, il più grande dei compositori italiani d’ogni epoca (la sua immagine persiste nel tempo, al di là e al di sopra dei mutamenti del gusto e delle mode cui anche la cultura è soggetta) – fu non tanto l’artefice cosciente di un rinnovamento radicale, quanto piuttosto la personalità-chiave che meglio e più di qualsiasi altra risolse le contraddizioni di un’epoca di straordinaria vitalità, salvaguardando i valori della tradizione e garantendo il progredire di un linguaggio apparentemente statico ma portatore di messaggi e di lezioni d’incalcolabile “attualità” per il resto dei secoli»
A. Basso, Storia della musica dalle origini al XIX secolo, 3 voll., Torino, UTET, 2006, vol. I, p. 187.