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Tripudio

Palazzo Biscari- Catania
Concerts avec plusieurs instruments
24 novembre 2016

Johann Sebastian Bach:
Concerto brandeburghese n. 6 (BWV 1051)
Concerto brandeburghese n. 3 (BWV 1048)
Concerto brandeburghese n. 5 (BWV 1050)
Orchestra del Festival internazionale del Val di Noto – Magie Barocche
VI edizione del Festival (2016)

I sei concerti composti da Bach nel 1721 per il Margravio del Brandeburgo costituiscono uno dei vertici dell’arte europea. È musica-tripudio, è un inno offerto alla gioia d’esserci, è soprattutto l’essenza  del Barocco: la perfezione formale unita alla gloria malinconica del mondo. Ascoltare questi brani nello spazio settecentesco di Palazzo Biscari significa avere anche negli occhi e non soltanto nell’udito la metafora barocca.
Rispetto all’esecuzione della quale parlai qui nel 2013 quella dell’Orchestra del Festival internazionale del Val di Noto mi è sembrata più monocorde e meno brillante nei toni, nei colori. E però ascoltare i Brandeburghesi è sempre pienezza. Non avendo a disposizione una registrazione dell’orchestra che ha eseguito questi tre concerti, propongo l’ascolto del primo movimento del Concerto n. 5 nell’esecuzione del Concert des Nations, diretto da Jordi Savall.

[audio:https://www.biuso.eu/wp-content/uploads/2016/12/Bach_Concerto_V_BWV_1050_-I.-Allegro.mp3]

Bach / Musica

Conservatorio G. Verdi – Milano – 22 ottobre 2013
I sei Concerti Brandeburghesi
Le Concert des Nations
Direttore Jordi Savall

Ho già scritto qui che «Bach non è un musicista, un compositore, un artista, per quanto eccelso. Bach è la musica». La conferma arriva sempre. Stavolta viene dall’interpretazione che Le Concert des Nations diretto da Savall ha dato di una delle opere più celebri, eseguite, ripetute della musica bachiana e barocca.
Questa esecuzione dei sei Concerti Brandeburghesi non è caratterizzata soltanto dall’utilizzo di strumenti antichi o dalla cura filologica. È molto di più. Ascoltare questo concerto ha significato penetrare nella splendente razionalità dell’invenzione di Bach, una razionalità mai separata dalla passione mistica che rende sacra tutta la musica del compositore. Ogni strumento sembrava che suonasse da solo -tanto è stata limpida la concertazione- ma nello stesso tempo formava un’unità inscindibile con l’intero.
Propongo l’ascolto del primo movimento del Concerto n. 1 in fa maggiore BWV 1046, con i suoi magnifici corni che dialogano tra di loro. Pura gioia. Trionfo della mente musicale.

 

[audio:Bach_brandeburghesi_I_BWV 104.mp3].

 

 

 

 

 

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