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Nietzsche / Il Tempo

Sabato 19 e domenica 20 novembre 2016 terrò due incontri dedicati rispettivamente a Nietzsche e al tempo.

Il 19.11 nella Fattoria sociale ‘Martina e Sara’ di Bruca -in provincia di Trapani, tra Segesta e Castellammare del Golfo- coordinerò una giornata di riflessione e discussione dal titolo Nietzsche: cosa deve sapere il cittadino mediamente istruito. Al mattino (10.30) introdurrò una conversazione su La morte di Dio, l’oltreumano, il tempo; al pomeriggio (15,00) parleremo della Filosofia come disincanto e benedizione.
Il 20.11 alle 11,00 presso la ‘Casa dell’equità e della bellezza’ di Palermo -in via Nicolò Garzilli 43/a- introdurrò una riflessione dal titolo Il tempo che siamo.
A ideare e organizzare questa duplice occasione di confronto è stato l’amico Augusto Cavadi.

Astuzia della Ragione

Astuzia della Ragione
in Presidi da bocciare?
A cura di Augusto Cavadi
Di Girolamo editore, Trapani 2012
Pagine 77-100

Indice del volume

Presidi da bocciare?, di Augusto Cavadi

La parola alla difesa: vita da presidi, di Giorgio Cavadi

La giornata di un preside di periferia che i carabinieri li chiama lui oppure i problemi si risolvono con le sedie volanti, di Domenico Di Fatta

Astuzia della Ragione, di Alberto G. Biuso

Presidi e stato di diritto, di Dario Generali

Aggiornamenti last minute: la telenovela infinita, di Antonio Mazzeo

I papisti e il potere

L’amico Augusto Cavadi ha pubblicato su Centonove e sul proprio blog un articolo che riferisce della censura immotivata e anticostituzionale esercitata dagli organi di polizia in occasione della visita di Benedetto XVI a Palermo, censura che lo ha toccato anche personalmente. Ho dato ad Augusto questa risposta:

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Io penso e spero che la chiusa del tuo articolo sia ironica.
 Sai meglio di me come da sempre -diciamo almeno da Costantino e Teodosio ma anche prima- l’essenza della chiesa papista sia il potere. Il potere sempre e comunque, il potere esercitato direttamente o attraverso dei prestanome (imperatori, re, deputati dei parlamenti oligarchici e di quelli democratici), il potere todo modo. Il potere anche dei buoni sentimenti che convincono tanti che in fondo preti e suore del bene lo fanno, andando per esempio ad aiutare i bimbi africani. E ignorando invece che l’Africa era un continente tribale dagli equilibri stabili fino a che non ebbe la disgrazia di ricevere la visita della triade mercante-soldato-missionario cristiano.

Senza il potere la chiesa papista crollerebbe in una decina d’anni. I suoi capi -pontefici, cardinali, vescovi- lo sanno benissimo e per questo non accetteranno mai una chiesa come tu e altri la immaginate e chiedete. E hanno ragione loro. Perché senza il potere si dissolverebbe la sua struttura politica ed essa sarebbe fagocitata da altre autorità, come si vede infatti nelle chiese protestanti.
 Oppure si potrebbe pensare -sogno mirabolante, surreale come tutti i sogni ma forse possibile- che a capo di questa chiesa fosse eletto un Marcinkus o uno peggiore, che stringesse legami ancora più forti con le massonerie (a parole condannate dai papisti, ma solo a parole), con le banche mondiali, con le mafie di ogni territorio. A quel punto, infatti, l’essenza malvagia della chiesa romana apparirebbe ancora più chiara. E chiara sarebbe la stoltezza dei suoi fedeli, soprattutto di quelli “progressisti” e quindi illusi complici del male.

Come vedi, quanto accaduto a Palermo non solo è comprensibile ma è anche paradigmatico e necessario poiché del tutto coerente con duemila anni di legame totale con i poteri di ogni risma, con le guerre, con l’oppressione, con l’ingiustizia. Il Regno dei Cieli apparirà anche quando i capi di questa congrega saranno condotti davanti a qualche tribunale per rispondere di crimini contro l’umanità. Quali crimini? Basta sfogliare un qualsiasi manuale di storia per trovare molte risposte.
 L’ultima, ma solo in ordine di tempo, è il sostegno esplicito, costante e convinto a un personaggio come s.b., il quale poi ricambia con la censura totalitaria di cui parla il tuo articolo (oltre che con tante altre regalie finanziarie e sociali).

Rassègnati, caro amico, contro la chiesa papista “non praevalebunt”. Perché dovrebbero essere “le porte degli inferi” a ribellarsi contro se stesse.

«Vita pensata»

Per lo sguardo fenomenologico la filosofia è vita che pensa se stessa. Tra teoresi e prassi non si dà contraddizione, salto, differenza ma vige una profonda continuità. La vita senza pensiero è un insensato agire, il pensare privo di vita è niente.
Convinti di questo, insieme con la Prof. Giusy Randazzo (direttore scientifico) e il Prof. Augusto Cavadi (direttore responsabile) abbiamo progettato una Rivista on line che si intitola, appunto, Vita pensata.

Il primo numero è disponibile qui:  Vita pensata 1 luglio_2010
Chi si iscrive all’area riservata può scaricare anche il file pdf completo della Rivista.
Buona lettura.

[Miei contributi]

La filosofia come vita pensata
(con Giusy Randazzo)
p. 4

Ferdinand De Saussure
pp. 9-11

Agorà (con Giusy Randazzo)
pp. 18-19

L’onestà di Pirandello (con Giusy Randazzo)
pp. 22-23

La storia, eventi e strutture
pp. 26-27

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