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La terra metafisica

La terra metafisica

Ho conosciuto Attilio Scimone qualche anno fa, in occasione di un articolo per Gente di Fotografia. Mi coinvolse subito la forma della sua opera, il modo del suo sguardo. Qualcosa di arcaico e raffinatissimo, la solitudine di un siciliano e l’oggettività di una tecnica sapiente.
Perché Terra metafisica?
Terra perché il soggetto, il senso, la tensione di queste immagini sono immerse nella dimensione profonda e ctonia della terra siciliana.
Metafisica per tre principali ragioni:
-perché attraverso i segni che emergono dalla terra, dai luoghi e dagli istanti fotografati si arriva alle strutture che chiamiamo spazio e tempo; la fotografia coglie in questo modo qualcosa che pur scaturendo da contrade e da momenti particolari assume un significato universale;
-perché ogni volta che uno sguardo e una pratica artistiche raggiungono il loro obiettivo, assumono sempre una dimensione non soltanto estetica, riferita dunque allo stile, ma anche metafisica, e cioè capace di disvelare come è fatto il mondo;
-perché tutto questo intride l’antropologia dei siciliani: un popolo che con la propria terra ha un legame totale che però va sempre al di là dei luoghi e diventa il nostro modo d’essere ovunque ci troviamo; in greco al di là si dice μετά e anche questo è il significato del titolo.

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