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Mente & cervello 75 – Marzo 2011

Comprendere l’umanità nelle sue potenzialità e nei suoi limiti significa prima di tutto accettare e accogliere il dato di fatto della nostra corporeità anche chimica e molecolare, quella che -ancora una volta- rende illusorio il libero arbitrio. Il corpo che siamo, infatti, comunica sì con i segni verbali ma parla anche con i feromoni -come fanno altre specie viventi- e «laddove le conversazioni verbali sono astratte e piene di sfumature, quelle chimiche sono fisiche e largamente predeterminate» (J. Castro, p. 102). La parola è uno strumento naturale che veicola significati non materiali, esattamente come gli odori.

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