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Natura Regina

God Save the Queen
Gerardo Di Fiore

A cura di Mario Franco
MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina – Napoli
Sino al 25 giugno 2012

La Regina da salvare è la Terra stessa, è la Natura sovrana di noi tutti, è la forza e il silenzio della Materia. Il felice paradosso è che a pregare per la salvezza dei corpi, delle nuvole, delle tigri, del cielo è un elemento artificiale come la gommapiuma. Gerardo Di Fiore utilizza infatti questo materiale per le sue sculture, trasformandolo in metafora, simbolo, invocazione e ironia.
Così la Risacca trasporta sulle spiagge frammenti umani e animali che emergono dal mare distrutto, diventato catrame; Cave canem è l’annuncio di una morte, un cane appunto senza più vita ma che riflette negli specchi infitti dentro il suo corpo la nostra vita; God Save the Queen racchiude dentro una foresta di bambù una tigre fiera ma perduta in quel labirinto di gommapiuma.
E infine l’opera forse più vorticosa tra le quattro: Gli angeli ribelli. È un bassorilievo nel quale le creature alate, dolci e potenti hanno finalmente abbandonato il loro casto ologramma e si danno all’amore più puro e più sfrenato, in una varietà di posizioni che ci invitano dentro l’Eros della terra madre.
In tutte le opere il biancore della gomma è interrotto da fili rossi e blu che tramano di sé lo spaziotempo e sono forse il baluginio della materia primordiale e di quella attuale, sempre identica e sempre differente.

L'arte, il gioco, il desiderio

Mario Persico NO
MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina – Napoli
A cura di Mario Franco
Sino al 19 marzo 2012

Esponente della Patafisica, Mario Persico ne dispiega tutta la carica distruttiva del potere e dei dogmi, coniuga impegno civile e accesi cromatismi, eros e politica. Perché l’opera d’arte non è una rappresentazione conclusa ma la sua disseminazione in una pluralità di significati. Al MADRE di Napoli si possono così gustare sedici opere divise in quattro sezioni: Scultura, Oggetti praticabili, Teatro, Erotismo. Il visitatore è spesso chiamato a diventare parte attiva attraverso le Opere estensibili, che possono mutare aspetto e forma mediante uno spostamento delle loro parti. L’opera si dispiega in questo modo non soltanto nello spazio ma anche nel tempo. Il tempo di chi ha guardato, oltre il tempo di chi ha ideato. Le Gru erotogaie mostrano la forza desiderante, la pulsione fisica dalla quale l’opera di Persico scaturisce. Sembra di vedere L’Anti-Edipo di Deleuze e Guattari farsi scultura, diventare la plastica manifestazione del desiderio animale che siamo. Quel desiderio senza il quale nessuna arte sarebbe mai nata. Il No che dà titolo alla mostra è un no alla riduzione dell’economia libidinale all’economia mercantile, un no alla miseria senza colori del presente. 

 

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