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Il mare

La tartaruga rossa
(La tortue rouge)
di Michaël Dudok de Wit
Francia-Belgio 2016
Trailer del film

Un uomo fa naufragio su un’isola. Non si sa chi sia né da dove venga. È da solo e cerca di fuggire subito dall’isola con una zattera. Ma qualcosa ogni volta la distrugge. È una grande tartaruga rossa. Disperato e avvilito, l’uomo aspetta sulla spiaggia. La tartaruga si avvicina, ormai debole e malata. Lui la lascia morire. Dopo alcuni giorni dal carapace esce una fanciulla. La reciproca diffidenza fa spazio all’incontro, alla condivisione, a un figlio che, cresciuto, prenderà la via del mare insieme ad altre tartarughe. Sino a quando il ciclo vitale dell’uomo si compie e la creatura marina potrà tornare al suo destino.
Una favola animata con disegni semplici e insieme raffinati, con bei colori materici e interiori, con il coraggio di un silenzio nel quale gli umani non dicono nulla e si viene avvolti dai suoni dell’isola e dell’oceano.
La solitudine, la materia, la vita, la morte, cielo e terra, divini e mortali, l’inevitabile.

[Photo by Matt Holmes on Unsplash]

Malinconia / Sadismo

Lo chiamavano Jeeg Robot
di Gabriele Mainetti
Italia, 2015
Con: Claudio Santamaria (Enzo), Luca Marinelli (Zingaro), Ilenia Pastorelli (Alessia), Antonia Trupo (Nunzia)
Trailer del film

Enzo fugge dai poliziotti tra i vicoli di Roma. Si nasconde nel Tevere ma uno dei bidoni sui quali poggia si rompe e lui vi precipita dentro. Quando ne riemerge è sporco di una sostanza viscida, nera. A poco a poco si accorge di aver acquisito una forza fisica davvero fuori dell’ordinario. La dovrà utilizzare per difendere Alessia -la sua vicina fragile e bambina, che pensa di vivere nel mondo dei cartoni animati giapponesi- dalle insidie di un gruppo di criminali guidati dallo Zingaro. Alessia gli ripete di continuo che lui è il supereroe Jeeg Robot e la sua missione è salvare l’umanità.
Una favola che ripete l’antico scontro tra il bene e il male ma nella quale per fortuna il ‘buono’ è un piccolo bandito dalla vita squallidissima, che si muove nel mondo con uno sguardo spento, malinconico e sperduto. I cattivi sono davvero cattivi, specialmente lo Zingaro, un autentico sadico. I poliziotti sono ambigui e su tutto domina il bisogno mediatico di farsi conoscere, di diventare ‘famosi’ con la televisione, con i video, con youtube.
Lo chiamavano Jeeg Robot deve gran parte della sua efficacia a Claudio Santamaria e a Luca Marinelli. I due attori, infatti, riescono a dare plausibilità a una storia così lontana dal tessuto reale dei giorni. Come sempre, lo stile è il film. E qui lo stile non è banale.

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