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Gente di studio e di rapina

Smetto quando voglio
di Sidney Sibilia
Italia, 2013
Con: Edoardo Leo (Pietro), Stefano Fresi (Alberto), Valeria Solarino (Giulia), Pietro Sermonti (Andrea), Valerio Aprea (Mattia), Lorenzo Lavia (Giorgio), Paolo Calabresi (Arturo), Libero de Rienzo (Bartolomeo), Neri Marcorè (Murena)
Trailer del film

Smetto quando voglioPietro è un assegnista di ricerca alla Sapienza. Quando l’assegno non gli viene più rinnovato decide di mettere a frutto le proprie competenze di neurobiologo mettendo insieme una banda composta da un chimico, un antropologo culturale, due latinisti, un archeologo e un economista; tutti precari della ricerca e tutti senza prospettive. L’obiettivo è sintetizzare una nuova droga a partire da molecole legali, distribuirla e guadagnarci. Pietro e il chimico sono molto bravi e riescono a produrre delle pasticche senza confronti. In breve tempo la capitale è piena della nuova sostanza e il gruppo è pieno di soldi. Troppi soldi. Lo scontro con la polizia e con le bande rivali è inevitabile.
Commedia molto italiana nei pregi e nei difetti. Tra i primi il ritmo; la simpatia degli interpreti; la bizzarria di personaggi che parlano in latino mentre compiono rapine utilizzando armi da museo; il susseguirsi di situazioni paradossali. Tra i difetti le tante banalità a proposito della gente che studia, dell’Università, degli studenti; l’eccesso caricaturale; lo squilibrio tra la prima parte e il finale accelerato. Per fortuna non c’è lieto fine (ma anche niente di drammatico, naturalmente). Il film è un dessert senza pretese, annaffiato con un liquore dal retrogusto amaro.

 

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