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Le parole

Le parole
Aldous, 29 aprile 2023

La politica e la storia sono in gran parte una lotta tra parole per il dominio di alcune di esse sulle altre. In questo dominio infatti non soltanto si esprime ma anche si fonda il potere di un gruppo di umani – tribù, nazione, chiesa, città, classe – su altri gruppi. Nel dominio delle parole si esprime e si fonda l’egemonia politica.
La forma più completa e insieme più insidiosa di questa guerra è l’ovvio. Il dominio viene infatti raggiunto e realizzato quando alcune parole cominciano a non avere alternative, a non poter subire una valutazione critica, a diventare una forma etica della vita, a presentarsi come il Bene in forma fonetica.
Nel nostro presente alcune di queste parole sono inclusione, accoglienza, integrazione, resilienza, green, sostenibilità, universalismo, globalizzazione, progressismo. Chi mai potrebbe opporsi al loro inveramento negli eventi? E soprattutto perché ci si dovrebbe opporre?

Resilienza

Resilienza
Aldous, 23 febbraio 2023

Il resiliente è il cittadino che non si ribella. Mai. Che si ritiene abbastanza forte da vivere libero nonostante l’autonascondimento della propria schiavitù. Che introietta il trauma vedendo in esso un fattore di miglioramento e di serena rassegnazione. Che cerca di resistere al dominio iniquo non ribellandosi a esso ma aspettando che passi. Il transito di questa parola dall’ingegneria e dalla scienza dei materiali all’ingegneria del materiale umano è stato promosso dal libro di uno psichiatra – Boris Cyrulnik – il cui non casuale titolo è Un merveilleux malheur (Editions Odile Jacob 1999), Il dolore meraviglioso, nella traduzione Frassinelli del 2000, ma che si potrebbe anche tradurre come una meravigliosa disgrazia.
Ma anche qui niente di particolarmente nuovo. Come siciliani conosciamo da secoli il resiliente invito racchiuso nelle parole «Calati junco ca passa la china», piegati o giunco, sino a che non sarà trascorsa la piena. Il rischio però è che la piena trascini con sé tutti noi.

Mente & cervello 67 – Luglio 2010

«In un certo senso siamo fatti per il bacio» (N.Guéguen, pag. 47), il quale produce moltissimi effetti positivi sull’intera corporeità e sulla sua salute. Non soltanto, come è evidente, «le coppie che si baciano spesso sono quelle più soddisfatte, con bassi livelli di stress e buoni risultati nelle analisi del sangue» ma baciarsi stabilizza il ritmo cardiaco, riduce il livello del colesterolo e persino «i disturbi digestivi, urinari, sanguigni e addirittura quelli che hanno a che fare con i denti»; darsi dei baci serve inoltre a perdere calorie (Id., 51). Ancora una volta, nulla è soltanto somatico e nulla soltanto psichico, nulla è frutto della sola razionalità o del solo sentimento.

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