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Jenseits von Gut und Böse

Elle
di  Paul Verhoeven
Francia, 2016
Con: Isabelle Huppert (Michelle), Laurent Lafitte (Patrick), Christian Berkel (Robert), Anne Consigny (Anne), Charles Berling (Richard), Virginie Efira (Rebecca)
Trailer del film

Sùbito. Michelle viene aggredita sùbito nella sua bella casa parigina. Un uomo con il volto coperto la violenta, si asciuga e se ne va. Lei si lava e continua la sua vita. Non lo denuncia; ha avuto troppo a che fare con poliziotti e giudici da quando aveva dieci anni e il padre commise una strage nel proprio quartiere. Ora lei è un’affermata e abile dirigente d’azienda, che tratta i propri collaboratori, la madre, l’ex marito, l’amante, le amiche, il figlio, con la stessa ruvida determinazione. Lei cerca di non perdere le occasioni di soddisfazione e di piacere che la vita offre. E reagisce agli eventi con l’istintiva determinazione di un animale non umano. Sino a uscirne quasi sempre serena.
È così che bisogna vivere. Così, in un egoismo immediato ed esplicito. Così, concentrati su di sé. Così, responsabili davanti a se stessi di ciò che si fa e che si pensa. Così, prendendo le persone e poi lasciandole al loro destino. Così, rispondendo con violenza alla violenza delle circostanze. Così, augurando ai nemici sciagura e cogliendo la vendetta come frutto succoso. Così, sorridendo al dolore e diventando di cristallo davanti alla morte. Così, per non soffrire. Forse.
Paul Verhoeven costruisce un’allegoria sull’imbroglio della virtù, sull’inganno della morale. Lo fa in un film che nella costanza della vicenda cambia direzione a ogni svolta. Imprevedibile e innocente. Come elle.

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