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Il sale, il tutto

Paladino. Palazzo Reale
Milano – Palazzo Reale
A cura di Flavio Arensi
Sino al 10 luglio 2011

Gialli e rossi molto intensi. La pittura che esce dal quadro e diventa tridimensionale, come nel Senza titolo del 2005 in cui da una testa su fondo d’oro si dipartono rami che sembrano/sono dendriti e assoni. Sculture appese ai muri (Bandiera rossa), Sfere nello spazio sulle cui superfici emergono oggetti e ancora teste; sagome umane di legno poste contro un muro e che mano a mano si dissolvono diventando cenere e carbone; 32 magnifici Dormienti distesi in una sala a far dormire la materia e i segni; antichi elmi accatastati alla rinfusa. Nel cortile di Palazzo Reale alcuni grandi Scudi di terracotta e nella piazzetta all’esterno la Montagna di sale, pensata la prima volta per Gibellina, ricostruita a Napoli e ora a Milano. Un’installazione semplice, arcaica, enigmatica e parlante, con le sue forme animali immerse in uno degli elementi primordiali della Terra.
Al di là delle definizioni -Arte concettuale, Transavanguardia- l’opera di Paladino è così coinvolgente e chiara anche perché è intrisa della perenne grecità mediterranea, che nello spazio pulsa infinita e immortale.

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