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Tribale

MI-TO Settembre Musica 2014
Teatro Dal Verme – Milano – 16 settembre 2014
Focus Furrer / Vacchi

Filarmonica ‘900 del Teatro Regio
Gergely Madaras, direttore
Orazio Sciortino, pianoforte
Sandro Lombardi, voce recitante

Beat Furrer
Strane costellazioni, per grande orchestra
(Prima esecuzione italiana)
Concerto per pianoforte e orchestra

Fabio Vacchi
Prospero, o dell’armonia, melologo per attore e orchestra
da La tempesta di William Shakespeare

Eclettica e narrativa -a partire dal testo shakespeariano recitato da Sandro Lombardi- la composizione di Fabio Vacchi. Più astratti i brani di Beat Furrer. Dei due, bellissimo e potente il Concerto per pianoforte e orchestra del 2007. A due passi dal pianista -un ispirato Orazio Sciortino- ho potuto osservare tutta la tensione che questo modo di utilizzare lo strumento suscita. Sembra necessario cadere in uno stato di trance. Una condizione che, certo, vale probabilmente per qualsiasi esecuzione musicale ma che qui sembra proprio richiesta. Le scale estreme; la forza fisica necessaria a fare del pianoforte un autentico strumento a percussione; la densità di note e accordi isolati dentro lo spazio sonoro dell’orchestra, fanno del pianista un vero e proprio sciamano al centro di una composizione capace di generare suoni tribali che tagliano il silenzio.

Propongo ai coraggiosi l’ascolto di questo brano nella interpretazione del pianista Nicolas Hodges.

Rameau tra gli Iperborei

MI-TO Settembre Musica 2014
Conservatorio G. Verdi – Milano – 15 settembre 2014
Jean-Philippe Rameau
Suite da: Naïs – Les Indes Galantes – Zoroastre – Les Boréades
Le Concert des Nations
Direttore Jordi Savall

Un’osservazione non strettamente musicale: è stato evidente, durante questo concerto, il divertimento degli esecutori, come se si trovassero e sentissero nella pienezza del loro fare musica insieme. È così che dovrebbe sempre accadere quando degli umani cercano attraverso i suoni di esprimere il loro stare al mondo. 
Come nella magnifica esecuzione dei Concerti Brandeburghesi di qualche mese fa nello stesso luogo, l’orchestra diretta da Savall ha espresso, in modo filologico e insieme vivacissimo, la forza e le sfumature della musica di Rameau, un compositore che ancora all’età di ottant’anni riusciva a sperimentare e innovare, scrivendo Abaris ou Les Boréades. Felice anch’egli.
Propongo l’ascolto della «Gavotte I & II pour les heures et les zephirs» da Les Boréades (1764)

Rameau_Savall

 

[audio:Rameau_Les_Boréades.mp3].

 

«Remember me, but ah! forget my fate»

MI-TO Settembre Musica 2014
Basilica di Santa Maria delle Grazie – Milano – 8 settembre 2014
Henry Purcell
Dido and Aeneas
Opera in tre atti su libretto di Nahum Tate (1689) dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio
Accademia degli Astrusi
Ars Cantica Choir
Federico Ferri, direttore
Marco Berrini, direttore del coro
Anna Caterina Antonacci (Didone, prima strega, marinaio), mezzosoprano
Yetzabel Arias Fernández (Belinda, seconda strega, spirito), soprano
Laura Polverelli (Enea, seconda donna, maga), mezzosoprano 

Avevo già scritto qualche parola su quest’opera di Purcell, sulla malinconia del barocco. Il dolore d’amore è così costantemente cantato non soltanto per la sua intensità e universalità ma anche perché rappresenta una metafora della finitudine di tutte le cose.
In questa esecuzione le tre cantanti si sono alternate in vari ruoli con efficacia, il coro è risultato di grande qualità, l’orchestra al servizio della potenza e delicatezza della musica di Purcell. Il lamento finale di Didone è stato interpretato in maniera esatta e struggente da Anna Caterina Antonacci, che è possibile ascoltare in un video registrato nel Teatro Comunale di Bologna.
«Thy hand, Belinda, darkness shades me / On thy bosom let me rest / More I would, but Death invades me / Death is now a welcome guest. // When I am laid, am laid in earth, May my wrongs create / No trouble, no trouble in thy breast / Remember me, remember me, but ah! forget my fate. / Remember me, but ah! forget my fate»

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