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Una vita viva

di Battisti-Mogol
da Una giornata uggiosa (1980)

«Se è il caso lottare, più spesso lasciare.
Saper aspettare chi viene e chi va.
E non affondare se si può in nessuna passione
cercando di ripartire, qualcosa accadrà.
[…]
Non temere la notte, non temere la notte,
però amando più il giorno
e partir senza mai pensare a un sicuro ritorno.
[…]
E inventare la vita, una vita viva, una vita viva»

Un programma di vita stoico-spinoziano, questo di Battisti-Mogol, che condivido pienamente: «Nec ridere, neque lugere, neque detestari, sed intelligere» (Ethica, prefazione alla terza parte; Trattato politico, cap. I, § IV).
E in questa comprensione inventare la vita.

Rosa napoletana

Bocca di Rosa
di Fabrizio De André
nella versione di Peppe Barra, dall’album In concerto (2009)

Al primo ascolto, questa versione di una delle più celebri canzoni di De André potrà forse sconcertare. Credo, tuttavia, che Peppe Barra abbia saputo cogliere e far vibrare la pietà profonda, l’ironia e la forza liberatrice del canto.

[audio:Peppe_Barra_Bocca_Di_ Rosa.mp3]

Provinciali promesse

Le allettanti promesse
da Il nostro caro angelo (1973)

In questa splendida e ironica canzone ci sono tutta la lievità, il graffio e il disincanto di Battisti-Mogol.
È un’attenta descrizione del provincialismo che rende così meschini coloro che trascorrono tutta la vita in luoghi spazialmente limitati (non solo paesini ma anche, a volte, capoluoghi). Ed è anche molto di più, basti porre attenzione all’ultima battuta del testo.

[audio:Battisti. Le allettanti promesse.mp3]
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