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Antinatalismo. Storia e significato

Antinatalismo. Storia e significato di una filosofia radicale
con Sarah Dierna
in Dialoghi Mediterranei
n. 64, novembre-dicembre 2023
pagine 56-75

Indice
-Filosofia e disincanto 
-Sullo stare al mondo
-Antinatalismo: una saggezza antica
-Antinatalismo e religioni
-Illusioni e impulsi
-Egoismo parentale
-Filantropia
-Sine ira et studio

Il saggio che ho scritto insieme a Sarah Dierna – specialista dell’argomento e senza la quale non avrei potuto tentare una sintesi così ampia – è uno dei testi che ritengo più importanti e significativi nel percorso di pensiero mio e, in questo caso, dei miei allievi. Le ragioni dovrebbero emergere dal testo stesso, del quale uno degli studiosi che abbiamo citato, Théophile de Giraud, ci ha detto che «c’est probablement le meilleur article que j’ai lu sur l’antinatalisme». Siamo ovviamente felici di questo riconoscimento.
Aggiungo l’incipit del saggio, che indica le ragioni per le quali abbiamo cercato di pensare la nascita e mediante essa il significato del vivente.

«Svolto con rigore, il lavoro filosofico consiste anche nella analisi critica dei tabù, di qualunque tabù, non necessariamente per rifiutarli ma per comprenderne origine, logiche, obiettivi. Uno dei tabù più pervasivi riguarda il silenzio sull’etica della procreazione, non intesa come bioetica volta ad analizzare le modalità – naturali, artificiali, ibride, storicamente situate – del procreare ma proprio la legittimità etica di farlo. Che il solo sollevare una simile questione susciti subito sorpresa, perplessità e rifiuto è appunto una conferma della natura pregiudiziale e nascosta del problema.
Come mammiferi siamo naturalmente indotti a lasciare dopo di noi i nostri geni. È questa la ragione prima e ultima dell’esistenza e del perpetuarsi dei viventi. Ma come in molti altri ambiti siamo anche in grado di porci degli interrogativi su ciò che sembra indiscutibile e ovvio. Il lavoro filosofico serio consiste, lo ripetiamo, anche e specialmente nel sottoporre ad analisi l’evidenza. Dalle questioni ontologiche a quelle cosmologiche e religiose la filosofia in Grecia è nata in questo modo.
Porsi in modo serio la questione della legittimità etica del procreare comporta certamente una serie di concetti e di conclusioni che turbano quanti ritengono che nulla quaestio si ponga su tale tema. E invece sono tante le domande e le riflessioni che emergono dalla questione della nascita». 

Animalità

La mattina di venerdì 18 maggio 2018 parteciperò a un Convegno su Bioetica Ambiente Alimentazione con una relazione dal titolo L’animale non esiste. Il Convegno si svolgerà il 17 e 18 maggio nel Coro di Notte del Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania e proseguirà il 19 maggio con un’escursione sull’Etna.

Il mio intervento sarà incentrato sulla necessità di salvare la differenza rispetto a ogni identità assoluta, salvare i politeismi rispetto alla tracotanza dei monoteismi, salvare le spiegazioni difficili rispetto a quelle semplici, salvare la polifonia rispetto al canto solitario e monocorde dell’umano. Contro il monoteismo dell’identità, di qualunque identità, reclusa in se stessa e chiusa all’intero, l’animalità è Differenza, è il campo materico nel quale siamo tutti identici in quanto tutti animali e tutti differenti in quanto animali diversi tra di loro.

 

Bioetica

AA. VV.
Dizionario di Bioetica
A cura di Gaetano Vittone
Direttore responsabile Giuseppe Torresi
Villaggio Maori Edizioni
Catania 2012
Pagine 470

Ho collaborato a questo Dizionario con le seguenti voci:

Artificiale
Corpo / Corporeità
Coscienza umana
Dominio
Futuro
Guerra
Identità
Intelligenza
Intelligenza Artificiale
Intenzionalità
Mente
Natura umana
Neuroscienze
Postumano
Psiche
Tecnica
Violenza

Mazzarella. Vita politica valori

Recensione a:
Eugenio Mazzarella
Vita politica valori. Sensibilità individuali e sentire comunitario
in Giornale di Metafisica
n. 33, 1/2 2011 – Autunno 2011
Pagine 317-319

– Pdf della recensione

Il volume analizza in modo rigoroso il nesso tra etica, storia e natura umana mediante la discussione di alcune questioni tanto essenziali nel tessuto della nostra quotidianità quanto fragili nel loro statuto teorico: la fecondazione assistita, le condizioni terminali di vita, le Dichiarazioni anticipate di trattamento, la regolamentazione delle coppie di fatto e in particolare delle coppie omosessuali stabili, il problema dell’identità e dell’integrazione nei rapporti tra religioni e democrazia. Il libro si presenta come un punto di riferimento indispensabile per il legislatore, per il filosofo e per il cittadino. I temi che il testo affronta ne escono infatti più forti nelle loro strutture profonde e più limpide nelle possibili risposte.

Un lindo terrore

Non lasciarmi
(Never Let Me Go)
di Mark Romanek
Con: Carey Mulligan (Katy), Keira Knightley (Ruth), Andrew Garfield (Tommy),  Isobel Meikle-Small (Kathy da bambina), Ella Purnell (Ruth da bambina), Charlie Rowe (Tommy da bambino), Charlotte Rampling (Miss Emily).
Usa – Gran Bretagna, 2010
Trailer del film

Hailsham appare come un tipico college britannico degli anni Settanta. Disciplina, amicizie, dispetti, attività sportive si intrecciano. Ma dietro questa apparenza sta una realtà atroce. Le vite dei ragazzi e delle ragazze che abitano questo luogo sono a termine, per una ragione che con gelida naturalezza si scoprirà a poco a poco. Nonostante tutto, l’amore sorge nelle esistenze di Katy, Tommy e Ruth. Ma è come se una biologica rassegnazione invadesse ogni istante. In nome del progresso terapeutico il piano inclinato della morte non può essere fermato.

Tratto dal romanzo di Kazuo Ishiguro, Never Let Me Go coniuga un distacco quasi entomologico e una struggente e coinvolta tristezza. Le immagini si soffermano molto spesso sui particolari che costituiscono il mondo -fili d’erba, pezzi sparsi di giocattoli, fogli di carta- in una nostalgia di normalità e nella metafora della frammentazione. Il lindo terrore che romanzo e film raccontano è più vicino di quanto lo spettatore possa immaginare. Si visiti questo sito e si legga una storia accaduta, fra le tante. Per sapere, per decidere, per non farsi macellare.

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