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Materico e abissale

Graffi – Attilio Scimone
in Gente di Fotografia. Rivista di cultura fotografica e immagini
anno XXVI – numero 75 – luglio 2020
pagine 42-49

È la potenza della vita, della storia, della terra, dell’amore, che il bianco e nero materico e abissale di Attilio Scimone ci fa toccare, sfiorare, afferrare, vedere. Come se l’arte fotografica si fosse trasformata in domanda metafisica, nel labirinto di uno sguardo che coglie il mondo mentre germina dalla densità delle zolle, dall’armonia delle chiese, dal limpillio delle fontane, da sentieri astratti e interrotti, da colline che diventano città, da città che tornano fango, dal fango che gorgoglia dentro il tempo, dal tempo che si fionda nelle zolle.

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