Migranti e capitale
Aldous, 8 ottobre 2025
Pagine 1-2

Il significato del marxismo come analisi volta a comprendere la realtà e come spinta rivoluzionaria a trasformarla sta anche e specialmente nel rifiuto costante che Marx oppose a ogni prospettiva moralistica e sentimentale, proponendosi invece di pervenire a una comprensione quanto più oggettiva e fredda del divenire storico e dei conflitti tra le classi.
Il capitalismo finanziario e globalizzato del XXI secolo fa alla lettera quanto Marx descrive in Das Kapital, in particolare nella VII sezione del libro I. Attraverso il finanziamento di molte ONG, assai attrezzate e ben organizzate, il capitale promuove un esercito industriale di riserva composto da migranti che raggiungono l’Europa, che diventano disponibili a qualunque lavoro e che di conseguenza abbattono il livello dei salari e la capacità di lotta della classe operaia, anche nella forma da essa assunta negli anni Venti del XXI secolo.
L’analisi condotta da Marx  a proposito dei flussi dei lavoratori conferma in modo limpido che a costituire oggi il discrimine tra quanti si impegnano per l’emancipazione dei popoli e quanti invece sono complici dell’asservimento di popoli, classi e individui al dominio del capitale non sono le vecchie categorie politologiche di destra e sinistra ma è la nuova opzione tra il sostegno alla globalizzazione o il rifiuto delle sue dinamiche.

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