Sarah Dierna
Recensione a:
Cyborgsofia. Introduzione alla filosofia del computer
in «Dialegesthai» , numero 26 – 2024 (ma uscito nel 2025)

«E tuttavia l’intelligenza è qualcosa di più che un’operazione sintattica e matematica, l’agire umano una prassi assai più complicata del mero eseguire, le sue scelte e decisioni qualcosa di assai più profondo del principio di non contraddizione o del modus ponens mediante cui opera invece l’Intelligenza Artificiale. L’intelligenza umana non è niente di tutto questo. Non è una sequenza ordinata di 0 e 1, nel suo operare si aggiungono come ostacolo o come risorsa le passioni — la cui centralità nella nostra esistenza è talmente importante che anche l’ordine geometrico di Spinoza ha stabilito che l’unico modo per vincerle è opporre a esse una passione più grande —, le emozioni, il contesto storico e ambientale in cui e con cui l’animale umano interagisce, si confronta, impara a significare il mondo e a perdonarlo» 

Un pensiero su “Sarah Dierna su <em>Cyborgsofia</em>”
  1. Pensando a Spinoza penso che Dio e natura sono unica sostanza e che l’uomo essendo mammifero con intelletto lo inserisco nella natura quindi sostanza quindi “Dio” intelligenza artificiale e qualcosa che l’uomo ha inserito nell’universo ma come ogni cosa che l’intelligenza dell’essere umano ha inserito nell’universo ha sempre il rovescio della medaglia, viene usata per migliorare l’esigenza oppure viene usata per rovinare l’esistenza, tutto ciò che è innovativo non viene subito accettato, ma solo successivamente,dall’auto al cellulare ad internet, viene accettato e utilizzato nei modi più giusti poi l’uomo stesso che ci mette del suo e rovina quello che inizialmente era per migliorare la vita. Ora penso a un non vedente che utilizza un Tesla per andare in giro e possibilmente utilizza anche l’intelligenza artificiale per farsi aiutare ma nel contempo penso a chi userà questo per nuocere e qui entrerà l’etica… e se 2+2 razionalmente farà sempre 4 e qui siamo tutti d’accordo… ci rimane emotività di come interagiamo di come ci commuoviamo e ridiamo e qui l’intelligenza artificiale non potrà mai superare ne la razionalità ne l’emozione dell’essere umano.

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