Recensione a:
Gibellina. La mano e la stella
di Giuseppe Frazzetto
in L’EstroVerso
15 settembre 2025
Come ogni cosa umana riuscita, Gibellina è un nesso inseparabile e inestricabile di quanto definiamo natura e di ciò che chiamiamo cultura. Natura è infatti un ordine nella sua radice autopoietico e cultura è anch’esso un ordine alla sua radice autopoietico. Diversi sono i ritmi della loro autocostruzione, non il loro essere e divenire. L’umano che opera nel mondo e costruisce per sé luoghi, arnesi e finzioni è infatti anch’egli un ente naturale. Con le sue modalità, certo, ma mai fuori dal corso che la materia gli assegna, che assegna a lui come agli altri enti che occupano il pianeta.
Il tempo di tale autocostruzione è nel caso di Gibellina una temporalità «modernantica», plastica ed esatta sintesi formulata da Giuseppe Frazzetto in questa guida non alla città del Belice ma all’arte contemporanea. E non all’arte contemporanea ma all’arte tout court.

La tuo presentazione del libro-guida su Gibellina scritto da G. Frazzetto mi è particolarmente gradita poiché quel terremoto, le cui immagini vidi in televisione, non l’ho mai dimenticato . Poi, negli anni, nei decenni successivi ho cercato di capire e di vedere come la nuova Gibellina stavo risorgendo anche grazie al contributo di alcuni artisti che collaborarono alla sua ricostruzione. Le tue parole di positivo commento al testo di G. Frazzetto le accolgo quindi con grande e sincero piacere.