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Obbedienza

Obbedienza

Obbedienza
Aldous, 30 giugno 2025
Pagine 1-2

Ben al di là del caso specifico e certo eccezionale del quale narra, Le assaggiatrici di Silvio Soldini è un film interessante come paradigma dell’obbedienza. Seguendo con attenzione trama, paure, reazioni, fatti, si comprende quanto fondamentale e pervasivo sia tale paradigma per le vite umane individuali e collettive. E quanto pericoloso esso sia, persino distruttivo, quando il corpo collettivo si abitua, a poco a poco ma inesorabilmente, a eseguire gli ordini più insensati e anche quelli che al corpo collettivo portano nocumento; è quanto accade ormai ogni giorno nel ‘libero’ occidente.

2 commenti

  • Michele Del Vecchio

    Luglio 5, 2025

    Articolo ottimo perun film che non ho ancora visto ma che la tua limpida, efficace,incalzante presentazione mi consente di comprendere e seguire nel suo procedere discorsivo e di ritenerla pienamente centrata e afferente il film di Soldini e condivisibile in toto. Salvo un particolare: il richiamo a don Milani (e quindi al 68). Don Milani l’ho letto e ammirato ma non ne ho mai fatto un simbolo per ogni battaglio come invece è spessissimo accaduto. Basta e avanza l’uso di don Lorenzo fattone a sproposito anche da autorita sommamente autorevoli.E forse il primo a dolersene sarebbe stato lui, don Lorenzo. Poi è arrivato il 68 è il contromito della disobbedienza. Un contromito totalmente universalizzato e richiamato ovunque. Lo confesso: mi sono sono ritrovato ad osservare con sincero interesse quei casi di obbedienza silenziosa, personale, interiore, priva di vittimidmo, attuata in dialogo con sé stessi e nelle forme più diverse. Ciò che io qui chiamo “obbedienza” è molto vicino a ciò che tu chiami ” disobbedienza” perché entrambe, quando sono sincere, vere, autenticamente personali sono generate dalla stessa decisione: essere se stessi.

    • agbiuso

      Luglio 6, 2025

      Caro Michele, il tuo commento mi ha anche fatto sorridere per un paradosso involontario.
      Nel mio Contro il Sessantotto. Saggio di antropologia, e in particolare nel I capitolo (Eventi e persone) formulai una analisi molto dura nei confronti della figura di Don Lorenzo Milani. Tentai in particolare una analisi critica della Lettera a una professoressa, testo che ritengo dannosissimo per gli effetti che ha avuto sulla scuola e sulla società italiane.
      Il riferimento conclusivo a Don Milani era dunque anche un poco ironico.
      Condivido interamente le tue parole. Già Pasolini aveva osservato che ci sono forme di obbedienza che mostrano uno spirito libero e forme di disobbedienza servili. E io sono d’accordo con lui.

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