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Il progetto sionista

Il progetto sionista

Sabato 17 maggio 2025 alle 18.30 nella sede della CGIL di Catania (via Crociferi 40) parlerò del progetto sionista nell’ambito di un evento dal titolo HeArt of Gaza. Children’s art from the Genocide.
Il progetto dello stato di Israele di espellere il popolo palestinese dalla sua terra ha radici antiche nella storia e nell’ideologia del sionismo. Tale volontà  appare sempre più evidente a chiunque guardi con un minimo di oggettività quello che da più di settanta anni accade in Palestina.
La deportazione di milioni di persone dalle loro case; il trasferimento forzato di migliaia di malati; il radere al suolo intere città della Striscia di Gaza; l’occupazione sempre più totale e violenta della Cisgiordania; il massacro di vecchi, donne, bambini attraverso bombardamenti indiscriminati e mediante la morte per fame, costituiscono delle prove schiaccianti di una volontà genocida che non ha intenzione di fermarsi prima di aver raggiunto i suoi obiettivi.
Cercheremo di conoscere e comprendere i fatti e le idee che stanno conducendo alla cancellazione di un popolo dalla terra e dalla storia.

 

4 commenti

  • agbiuso

    Giugno 2, 2025

    Popoli.

  • salvatore giarrusso

    Maggio 15, 2025

    Professore, la sua posizione a favore della Vita che dovrebbe rappresentare la normalità, si scontra con l’ipocrisia di un occidente complice che non solo non condanna ma, sta lavorando per realizzare un progetto che esclude una etinia. In occidente la giustificazione è: – però c’è stato il 7 nottobre…- In funzione di questa asserzione, si giustifica un genocidio sperando, gli europei, di partecipare al banchetto trumpiano di sviluppo della striscia di Gaza. Chi non giustifica, scimmiotta con la frase: Due popoli, due stati. Nel frattempo uno stato, non esiste più. L’ultimo atto, è la fame. L’ONU, è impotente se non connivente. Complimenti per la sua chiarezza e il coraggio della sua posizione dove la “normalità” è una eccezione.

  • Michele Del Vecchio

    Maggio 14, 2025

    La tuo decisione di partecipare sabato prossimo alla iniziativa di denuncia dello sterminio, per bombe e per fame, dei palestinesi di Gaza è un atto di dignità, di coraggio, di responsabilità che ti fa onore. Non sono molti gli intellettuali e gli uomini di cultura del nostro paese disposti a schierarsi così pubblicamente e senza indugi nel denunciare gli eccidi in corso a Gaza. Ben pochi,inoltre, hanno la forza di riconoscere la radice etnica, storica e culturale di questa strage, anzi, di questo genocidio. Le due foto che hai pubblicato in coda al tuo intervento lasciano letteralmente sgomenti: chi sono quei due corpicini divorati dalla fame e dalle privazioni? Dove ci troviamo? In quale “campo di sterminio” della infanzia? In quelli di Hitler o in quelli di Netanyahu?. È cosi, purtroppo. C’è qualcosa di agghiacciante in questo ripetersi. della storia più atroce ed efferata. Si ripete nell’orrore, si ripete nel rovesciamento delle parti:chi è stato vittima della follia dello sterminio di una etnia, oggi ricorre alla medesima ferocia e crudeltà estrema. Rivedo nelle foto delle due bambine di Gaza quelle di altri bambini europei di ottanta anni fa. E provo uno sgomento devastante. Non è possibile, mi dico, che la storia si ripeta fino a questi estremi. Eppure è così. E dobbiamo avere il coraggio di gridare il nostro sgomento e il nostro orrore fino al cielo più lontano.

  • agbiuso

    Maggio 14, 2025

    Anche l’ONU denuncia il genocidio dei palestinesi e dei loro bambini, sterminati per fame, nella piena complicità dell’Italia, dell’Europa, dell’Occidente.

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