Skip to content


Schiave e carnefici

Schiave e carnefici

In Italia, che io sappia, è un silenzio quasi assoluto, in particolare da parte delle grandi reti televisive (un silenzio casuale? Improbabile). Altrove, e non soltanto ovviamente in Gran Bretagna, se ne parla da tempo, soprattutto dopo che alcuni dei responsabili sono stati portati a giudizio. Qui segnalo un resoconto sintetico e molto chiaro uscito sul quotidiano francese Le Figaro lo scorso 3 gennaio 2025. Ad averlo scritto è Mathieu Bock-Côté e si intitola «Dietro gli stupri delle bande pakistane l’imbarazzato silenzio delle élites». Invito a leggerlo  per intero (se necessario a tradurlo in automatico; qui sotto c’è il pdf).
Ne riporto alcuni brani tradotti da me.

============
Il caso degli stupri di ragazze bianche della classe operaia britannica per mano delle bande pakistane ritorna in una misura inattesa e domina di nuovo la politica e la stampa inglese.

La vicenda risale al 2017. Allora si parlò degli stupri di Telford. In Inghilterra hanno scoperto che per molti anni 1400 ragazze britanniche bianche della classe operaia erano state ridotte in una condizione di schiavitù sessuale da parte di bande pakistane.
[…]
Le bande avrebbero in effetti agito nella maggior parte delle città inglesi. Si parla di decine di migliaia di ragazze coinvolte, forse anche più.
[…]
Dopo le aggressioni sessuali a Colonia, nel 2016, ogni società occidentale avrebbe potuto e dovuto esserne consapevole, dato che ciascuna lo aveva in modi diversi vissuto. Ma nonostante questo le autorità inglesi hanno distolto lo sguardo, quando non hanno persino cercato di insabbiare i fatti: esse temevano, se il fenomeno si fosse venuto a sapere, di suscitare odio razziale.
[…]
Le società occidentali intendono presentarsi come particolarmente sensibili alle violenze sessuali, ma esse lo sono veramente soltanto quando di tratta di mettere sotto accusa il «patriarcato». Le violenze frutto di differenza [etnica] sono invece nascoste, o persino apertamente negate, poiché esse svelano che la sicurezza e la libertà delle donne costituiscono il prezzo da pagare per l’avventura multiculturale. L’estremismo ideologico fa sì che il regime globalista si scagli contro quanti lanciano l’allarme e, ancor di più, contro chi subisce personalmente la violenza, non accettando di fare da vittima sacrificale.

[pdf: Mathieu Bock-Côté : «Derrière les viols des gangs pakistanais, le silence gêné des élites»]
============

In molte città europee e italiane, compresa Milano nella sua piazza del Duomo, la notte di Capodanno del 2025 si sono verificate violenze e aggressioni contro le ragazze bianche da parte di persone nordafricane. Quanti lo sanno? Televisione e stampa ne hanno parlato?
Per alcune culture non europee (oltre che per non pochi europei) le ragazze libere, sole, disinibite sono soltanto delle «puttane» e come tali vengono trattate dai maschi di quelle culture. Qui non scatta l’accusa di «patriarcato»? E questo solo perché i suoi responsabili non sono europei o di origine europea?
Valutare un comportamento e un reato su base etnica, valutare su base etnica un gravissimo crimine contro le persone, ecco questa è una chiara espressione di razzismo, in questo caso razzismo contro le donne bianche. Un razzismo ancora più odioso in quanto esercitato su ragazze che, in Gran Bretagna, vivono in condizioni sociali ed economiche di grande difficoltà; proletarie e sottoproletarie con famiglie spesso inesistenti o deboli.
Un caso dunque di razzismo etnico e sociale. Ma è inevitabile che l’estremismo inclusivista, globalista e politicamente corretto pervenga a tale spregevole esito. Un esito violento e suicida.

5 commenti

  • agbiuso

    Gennaio 17, 2025

    Il governo britannico annuncia e finanzia (adesso) le indagini sui casi di stupro e sfruttamento sessuale.

    Royaume-Uni: le gouvernement annonce des enquêtes sur des affaires de viols et d’exploitation sexuelle
    Le Figaro, 16.1.2025

  • agbiuso

    Gennaio 16, 2025

    Importare stupratori, teppisti, criminali quando ne abbiamo già in abbondanza di autoctoni. Un altro segno di dissoluzione delle società europee.

  • agbiuso

    Gennaio 11, 2025

    «Molti di origine nordafricana», eh già…

  • agbiuso

    Gennaio 10, 2025

    Testimonianze e conferme su quanto accaduto a Capodanno a Milano.

  • Dario Generali

    Gennaio 10, 2025

    Caro Alberto,
    hai perfettamente ragione. Quando a compiere crimini sono extracomunitari si riferisce questo particolare con molta reticenza, come se il solo fatto di porlo in evidenza fosse un’azione d’impronta razzista.
    Certe mentalità, come giustamente sottolinei, considerano le donne sole e libere res nullius e si sentono legittimate alla loro predazione.
    L’errore macroscopico è non difendere con determinazione erga omnes le norme del nostro stato di diritto e quindi della nostra legislazione, che chi è in questo paese come ospite dovrebbe rispettare in modo particolare e con la massima attenzione.
    Abbiamo combattuto secoli contro i pregiudizi, le censure, i poteri assoluti e liberticidi e abbiamo conquistato a costo di rivoluzioni e di martiri la nostra attuale libertà. Credo quindi che dovremmo reagire con la massima determinazione contro qualsiasi tentativo di reintrodurre modelli teocratici e oscurantisti dai quali ci siamo liberati con tanta fatica.
    Appare poi ridicolo che in alcuni contesti si seguano le assurde teorie gender come manifestazione del nuovo femminismo e in altri si tollerino soprusi e violenze inaccettabili sulle donne che avrebbero prodotto severe reazioni anche più di un secolo fa.
    Un caro saluto.
    Dario

Inserisci un commento

Vai alla barra degli strumenti