Skip to content


Numeri

233 milioni di euro di finanziamento alle scuole private/cattoliche.
12,5 milioni all’Ospedale del Bambin Gesù di Roma, controllato dal cardinale Bertone.
5 milioni all’Ospedale Gaslini di Genova, controllato dal cardinale Bagnasco.
Condono integrale e assoluto del mancato pagamento dell’IMU da parte degli immobili commerciali di enti cattolici.
Ci sono buoni motivi nel convinto sostegno a Mario Monti da parte dell’Osservatore Romano, della Conferenza Episcopale Italiana, di vari cardinali e del Pontefice in prima persona.
Bagnasco, presidente della CEI, ha affermato che «sulla sua onestà e capacità sembra esserci ampia condivisione». Certo, l’onestà che traluce anche dallo sgravio fiscale -deciso un minuto prima delle dimissioni del governo- riservato alle assicurazioni che impongono agli automobilisti di dotarsi di una particolare scatola nera prodotta soltanto dalle aziende di Luca Cordero di Montezemolo, alleato principale dello stesso Monti alle prossime elezioni.
Certo, vescovi, cardinali e papi sono entusiasti di poter finalmente sostenere alle elezioni un uomo prono ai loro interessi come Berlusconi ma senza l’imbarazzo delle puttane e delle orge di colui.
Che la politica economica estremista e ultraliberista di Monti sacrifichi le scuole/università pubbliche, la sanità pubblica, i servizi pubblici italiani e getti nella miseria i ceti medi -favorendo invece la speculazione finanziaria e le classi più ricche-  non è un problema per  i cattolici, i vescovi, i cardinali e i papi. Simoniaci.

8 commenti

  • Il PD è rosso | Agorà di filosofia

    Aprile 7, 2013

    […] https://www.biuso.eu/2012/12/29/numeri/ Share Questa voce è stata pubblicata in Dintorni e contrassegnata con ddl lavoro, fornero, IDV, lega nord, Mario Monti, Partito democratico, pd, pensioni, Pierluigi Bersani, riforma fornero, Sinistra, suicidio Civitanova. Contrassegna il permalink. ← La Città della Scienza rasa al suolo. Ecco che cosa è stato scritto […]

  • Alfredo Pasini

    Gennaio 5, 2013

    Faccio delle considerazioni molto semplici: voi ritenete che la Chiesa sia interessata al denaro o ne gestisca molto per fini di godimento personale: faccio due obiezioni 1-perché nella Chiesa non entrano in massa persone che desiderano partecipare di questo tesoro cospicuo? In realtà sono pochissime le vocazioni religiose, a tutti i livelli, eppure nella Chiesa non c’é selezione o raccomandazioni come in campo politico. 2-Se queste ricchezze fossero disponibili come le potrebbero usare, comprando automobili di lusso, con le escort o ville ai caraibi? 3. I politici che rubano se non sono beccati la fanno franca, un ecclesiastico deve rispondere a Dio stesso del buon uso del denaro e quindi rinuncerebbe a tutto ciò che è desiderabile in primis la famiglia in cambio di denaro che non può usare, ereditare o comunque godersi? Detto questo, chiunque conosca la realtà sa bene che 1-la Chiesa fa un grande favore allo stato con una scuoa che viene finanziata per poche centinaia di milioni ma fa rispamiare miliardi di euro (10 per cento del totale di alunni-7miliardi di costo) e se fallisse per mancanza di fondi lo stato dovrebbe sborsare la cifra di una finanziaria e costruire una enormità di edifici che attualmente non ci sono… I seminari, nonostante non abbiano finalità di lucro pagano tasse paragonabili agli alberghi, informatevi prima di dire ca..ate! Già il Corriere della Sera si è scusato con la diocesi di Ferrara, non leggete le notizie? Mi sa che voi leggete solo quello che vi fa comodo.

  • Alberto G. Biuso » Progressisti

    Gennaio 4, 2013

    […] quanti semplicemente intendono difendere le persone -le persone vere, non le statistiche- dai crimini che la finanza internazionale e le grandi banche vanno perpetrando in tutto il mondo, mondo che vorrebbero ridurre al desolato deserto delle borse e degli scambi monetari. A proposito […]

  • aurora

    Dicembre 30, 2012

    Non siamo nella terza Repubblica, le elezioni,prossime le vincerà Mario Monti,così come nella 1^Repubblica aveva vinto De Gasperi,con l’aiuto del Vaticano,Mario Monti è molto gradito al Vaticano,certo che c’è uno scambio di favori tipo i finanziamenti alle scuole di stampo cattolico l’esenzione dell’IMU ecc.ecc,per ora non usciremo da questa situazione secoli di predominio della chiesa cattolica apostolica Romana è difficile scardinarli

  • agbiuso

    Dicembre 30, 2012

    @ diegob
    Vladimiro Giacché ha perfettamente ragione. Il nodo, la genesi, il senso della miseria che invade le economie capitalistiche stanno esattamente dove lui lo indica.
    Ti ringrazio, caro Diego, per aver citato qui le sue affermazioni.

    @ Dario Generali
    Grazie, caro Dario, della condivisione.
    Come sai meglio di me, l’Italia è quasi per costituzione aliena da ogni rivoluzione. Il fallimento del tentativo napoletano del 1799 -e degli altri che seguirono durante il Risorgimento- credo che affondi in un vero e proprio carattere nazionale. Non siamo francesi, insomma.
    In ogni caso, dobbiamo fare di tutto per denunciare la costante menzogna che ci invade. E, là dove è possibile, agire.

  • diego b

    Dicembre 30, 2012

    Ottimo Dario (mi sia permesso di omettere il prof., per speditezza espositiva) vorrei anche aggiungere un dettaglio non da poco.

    Quando di parla di evitare il tracollo finanziario dello stato ci si dimentica che questo non è derivato dal lusso delle spese sociali, ma da ciò che è accaduto fra il 2008 e il 2009: gli Stati sono intervenuti a sanare un disastro finanziario globale nato in ambito privato, salvando con cifre colossali le imprese finanziarie del pianeta. Vedi anche recentissimo l’intervento per salvare il MPS.

    Vorrei citare un ottimo testo, di un qualificatissimo economista spezzino. Riporto due piccoli frammenti da «Vladimiro Giacchè, Titanic Europa, Aliberti 2012»

    In tutta questa vicenda, l’intervento degli Stati si è infatti limitato ad un gigantesco trasferimento del debito privato nel debito pubblico, ossia a una semplice socializzazione delle perdite. (p. 45)

    Di fatto, l’unico risultato ottenuto dai salvataggi pubblici a partire dal 2008 è stato quello di ridurre in proporzione la quota del debito privato aumentando quella del debito pubblico. Questo è uno dei motivi per cui i sermoni che sempre più spesso sentiamo sugli Stati spendaccioni, che devono mettere a posto i loro conti pubblici, sono fortemente mistificatori. La verità è che la dinamica di crescita del debito pubblico negli ultimi anni non ha nulla di autonomo. Essa è una derivata della crisi e della scelta, da parte degli Stati, di sostenere l’economia a cominciare dal suo settore privato. (pag. 50)

  • Dario Generali

    Dicembre 29, 2012

    Caro Alberto,

    condivido ancora una volta completamente la tua analisi dell’operato del governo Monti e il tuo giudizio radicalmente critico su di esso.
    Monti è stato il presidio degli interessi della finanza nazionale e internazionale, difesi a danno della classe media e dei lavoratori, che sono stati sottoposti a una pressione inaudita, sia sul versante fiscale, che su quello della dignità del lavoro, che è stata largamente intaccata a vantaggio degli interessi di capitalisti, finanzieri, banchieri e industriali.
    Dopo aver cercato di sanare la finanza pubblica italiana con misure tutte a carico delle classi sociali più deboli, con interventi animati da uno sprezzo per i diritti dei lavoratori che configura una mentalità da tassa sul macinato, ha concepito una patrimoniale sui poveri come è l’IMU, che colpisce in modo indiscriminato e non progressivo, con l’aggravante di esentare l’enorme patrimonio immobiliare della chiesa.
    Anche prima della Rivoluzione francese aristocrazia e clero non pagavano le tasse, con le conseguenze che si sono viste sulla finanza pubblica e sulle condizioni economiche del popolo francese. Mi auguro che ora come allora l’ingiustizia insopportabile di simili disuguaglianze sociali e un tale disprezzo per i principi dello Stato di diritto siano sanati con la stessa efficacia e con la stessa radicalità con cui ha operato la Rivoluzione francese.
    Un caro saluto.
    Dario

  • diegod56

    Dicembre 29, 2012

    keynesiani sì, ma solo verso la chiesa cattolica

Inserisci un commento

Vai alla barra degli strumenti