Skip to content


Il Terrore come non lo avete mai visto

Non posso credere a un fatto come questo. Il Pentagono ha diffuso cinque filmati che dichiara aver trovato nell’abitazione di Osama Bin Laden e li definisce come «il materiale più importante sul terrorismo che sia mai stato trovato». Guardiamo dunque questi video terrificanti: un Osama abbastanza giovane e in forma (si sarà truccato come una star? Sono immagini di repertorio?) prova alcuni discorsi nel più rigoroso silenzio. I filmati infatti sono privi di audio. In un altro video, certo il più devastante per la sicurezza del mondo, un Osama stavolta invecchiato, con la barba bianca, sta davanti a un monitor e armeggia con un telecomando guardando se stesso ai bei tempi in cui con un fucile percorreva i sentieri del Terrore. Un po’ come i nonni che guardano se stessi e i propri nipotini alla Prima Comunione o alla Festa di laurea.

Di fronte a tali documenti che dimostrano in maniera schiacciante l’astuzia e la malvagità del fondamentalismo islamico, io credo che l’Amministrazione statunitense abbia ragione: ormai può propinare qualunque cosa al mondo e il mondo le crede, anche se persino un quotidiano decisamente filoamericano come la Repubblica giorno 6 maggio ammetteva che «mentre ieri Obama portava una corona di fiori a Ground Zero, era impossibile non ricordare quel che pensa tuttora il 42% degli americani: che la Commissione d’indagine sull’11 settembre “ha nascosto o rifiutato d’investigare prove cruciali che contraddicono la versione ufficiale su quell’attacco”. E non sono i soliti seguaci delle teorie del complotto. Uno dei più autorevoli giuristi coinvolti nei lavori di quella Commissione, John Farmer, si dissociò dalle conclusioni con parole che fanno rabbrividire: “Ciò che il governo e i militari hanno detto al Congresso, ai mass media e all’opinione pubblica su quel che sapevano allora, è quasi interamente falso”». Di questa falsità ci sono prove consistenti, se i fatti contassero qualcosa rispetto all’immaginazione del Potere.

5 commenti

  • Biuso

    Maggio 12, 2011

    @francesco conti
    Sì, conoscevo questo documento anche tecnico, che invito a vedere per accertarsi con i propri occhi dell’assoluta insostenibilità della versione ufficiale data dal governo statunitense in merito al crollo delle due torri e sull’attacco al Pentagono.

  • francesco conti

    Maggio 11, 2011

    Molti fisici hanno espresso il loro dubbio sulla caduta delle torri e tutti possiamo notare lo scoppio di esplosivi prima dello schianto dell’aereo. Interessante il documentario CONFRONTING THE EVIDENCE; non so se già l’ha visto professore?
    F.Conti

  • Salvatore Fricano

    Maggio 8, 2011

    Anch’io sono rimasto colpito dai video su Bin Laden messi in rete.
    In particolare, mi ha fatto impressione vedere questo vecchietto, con un mantello sulle spalle, armeggiare con il telecomando, in una angusta stanza invasa da fili elettrici. Costui ha tenuto in scacco i potentissimi USA. C’era quasi da ammirarlo!
    Hai fatto bene, Alberto, a evidenziare tale sproporzione, e di questo ti ringrazio.

  • Andrea T.

    Maggio 8, 2011

    Buona parte dei politologi concordano in questi giorni sul fatto che aver eliminato Bin Laden avrà sicuramente fornito agli Usa un valido alibi per uscire dall’Afghanistan più da vincitori. In quanto come sappiamo in questa guerra decennale gli Usa non hanno vinto un bel niente.
    Obama è premio nobel ma è prima di tutto un presidente già in campagna elettorale. E le elezioni, ca va sans dire, oggi si vincono sull’economia. Meglio quindi concentrarsi sui casini di casa propria e lasciare le sabbie mobili del fronte al più presto. Anche perché la guerra costa e in piena crisi sempre meno americani sono disposti a giustificarle, oltretutto adesso che si è aperto anche un fronte libico.
    Sarebbe bingo per Obama riuscire a chiudere in fretta i conflitti e presentarsi come presidente chiaro e risoluto, ma di un conflitto puoi programmare l’inizio e molto raramente la sua fine.

  • amelia

    Maggio 8, 2011

    Siamo, con ogni evidenza, nella manipolazione più totale. E il burattino che ci propina queste menzogne è pure premio Nobel per la pace. Né i giornali italiani, né i telegiornali, né i politici che siedono al nostro Parlamento, nessuno escluso, nessuno e dico nessuno osa contraddire il padrone, vincitore di oggi che , guarda caso, è lo stesso di ieri. Una coincidenza di cui nessuno parla né vuole parlare. Schiavi tutti di un manipolo di malfattori che strumentalizzano l’ingenuità se non anche la buona fede dei più. Sono profondamente indignata e mi sento di vivere in un totalitarismo orrendo e globalizzato.
    Per fortuna ci sono i fiori che in questi giorni, col loro sbocciare, mi consolano…

Inserisci un commento

Vai alla barra degli strumenti