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The Two Horses of Genghis Khan

di Byambasuren Davaa
(Chingisiyn Hoyor Zagal)
Con Urna Chahar-Tugchi, Hicheengui Sambuu, Chimed Dolgor
Germania/Mongolia, 2009
Trailer del film

two_horses

Urna è una cantante che desidera realizzare il sogno della nonna morente: restaurare il violino che era andato quasi distrutto perché su di esso erano scritti i versi di una vecchia canzone, segno di un’identità che il fanatismo modernizzante della Rivoluzione culturale in Mongolia intendeva cancellare. L’incontro con musicisti, liutai, sciamani, nomadi condurrà a ricostruire i versi dell’antico canto dedicato a Genghis Khan e ai suoi cavalli.

Varie opere della recente filmografia dedicata alla Mongolia hanno l’obiettivo di ricordare la storia di questo antico Paese e di recuperarne la memoria. Pur non raggiungendo il livello dello splendido Khadak (2006), The Two Horses of Genghis Khan descrive gli stessi spazi, canta la stessa vicenda, difende la tenacia di un popolo nomade, del suo sconfinato orizzonte.

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