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Hilde Margani-Escher. Omaggio a Federico II

Catania – Castello Ursino
Sino al 14 marzo 2009

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Quattro sale del prezioso e trascurato Castello sono dedicate a una mostra-installazione davvero particolare. Hilde Margani-Escher, infatti, incontra Federico II nel suo tempo arcaico, lontano, e ne ricrea la figura con le forme del presente, rendendolo nostro contemporaneo. L’impressione è analoga alla lettura straniante e insieme d’avanguardia che Pasolini ha operato sui racconti dei Greci.

Possiamo dunque toccare il mantello dell’Imperatore, dal quale piovono fiori. Possiamo guardare la forza dei suoi cavalli tutti raccolti in un angolo ma pronti, nella loro sostanza di legno, a essere accarezzati dal proprio padrone. Possiamo guardare una calza di Federico, gemella di quella perduta durante la battaglia di Cortenuova. E soprattutto possiamo amimirare i suoi libri, la più parte disposti in tronco di cono a formare una torre e altri -il libro spinoso, il libro bruciato- posti lì vicino. Nell’ultima sala una tomba-catafalco è intensamente illuminata e su di essa volteggia un’aquila.
Nella torre di nord est infine, sotto la splendida volta a ombrello, siamo sovrastati dal copricapo imperiale tempestato di pietre preziose ma con accanto le ossa di Federico. E però la sua gloria non passa così facilmente e il suo nome è ancora quello dello Stupor Mundi che rese potente l’Isola. Fridericus si chiamava, e in una cassetta troviamo il pollice tagliato del cancelliere che non scriveva correttamente il suo nome…

Queste le invenzioni di Margani-Escher. Una sorta di fiore posato sulla memoria dell’Imperatore come quelli che vengono ancora posti sulla sua tomba nella cattedrale di Palermo.

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