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2 commenti

  • agbiuso

    Luglio 31, 2013

    Caro Diego,
    quella del pensiero libertario è una galassia permeata dalla Differenza. In essa non ci sono ortodossie ma un tentativo costantemente ripetuto di difendere le libertà individuali e collettive.
    Nel caso specifico di Nietzsche, posso dire che da nessun altro pensatore ho imparato una libertà così radicale come da lui; ho imparato che gli idoli splendono soltanto fino a che non siamo capaci di cogliere la loro natura crepuscolare; ho imparato che nessuna verità merita di diventare oggetto di culto, figuriamoci movimenti, configurazioni, persone, ideologie.
    Concordo pienamente con la chiara definizione che hai formulato: sì, l’anarchismo è soprattutto la “contrapposizione ad un potere economico e tecnocratico che tragga la sua forza da un tessuto umano, sociale, tradizionale, fatto di saperi ben radicati nelle comunità umane”. È, tra l’altro, una definizione che si applica benissimo al movimento libertario oggi più forte e più importante che operi in Italia, quello che cerca di difendere il territorio della Val Susa dall’attacco terroristico dello stato, dei poliziotti, dei magistrati, dei partiti.

  • diegob

    Luglio 31, 2013

    Mi pare, almeno dall’accenno nell’articolo, che Onfray abbia considerato Nietzsche in modo superficiale. Del resto di ogni pensatore non ottuso si puo’ affermare che è un po’ anarchico.
    Secondo me c’è sempre confusione fra il termine «anarchico» come facile connotazione psicologica e l’adesione ad un movimento politico che ha una tradizione ed una consistenza storica e culturale.
    Personalmente non amo troppo l’individualismo sfrenato (importante l’aggettivo: sfrenato cioè senza misura) che si ammanta d’anarchismo di maniera. Io penso sia concepibile un anarchismo come contrapposizione ad un potere economico e tecnocratico che tragga la sua forza da un tessuto umano, sociale, tradizionale, fatto di saperi ben radicati nelle comunità umane. C’è una venatura di destra, nel mio pensiero? Forse, ma penso che tu, Alberto, comprenda benissimo anche le mie (confuse) parole. Ho scritto un fretta.

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