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Robert Wilson. WOOM Portraits

Milano – Palazzo Reale
Sino al 4 ottobre 2009

wilson_rider

Ritratti di attori, coreografi, cantanti, uccelli, porcospini, cani. Nelle forme più diverse che vanno dalle citazioni (Rembrandt, Beckett, vari film) alle pose più surreali, ironiche, sospese, intime, truci, solenni. Ma non è questo ciò che conta. È che le foto di grande formato a guardarle bene prendono vita, si muovono, respirano. Il genio di Bob Wilson ha prodotto ancora una volta qualcosa di semplice e di unico, che utilizza la strumentazione video per unire in un solo oggetto fotografia, cinema, musica, teatro.

Davanti al grande schermo che riproduce Winona Ryder nei panni della Winnie di Giorni felici e dove tutto è immobile ancor più che nel dramma perché tutto è silenzioso, le luci e le ombre che girano intorno alla protagonista, al mucchio di sabbia dentro cui è immersa, alla borsa, allo spazzolino da denti e alla pistola, scandiscono una vera storia. Ed è proprio l’uso magistrale dell’illuminazione e del corpo immobile dei soggetti a rendere questi Portraits una Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale.

1 commento

  • Alberto G. Biuso » Odissea, la fiaba/luce

    Aprile 15, 2013

    […] di Yashi Tabassomi. Nonostante la regia scanzonata e rigorosissima, formale e fiabesca di Bob Wilson. Nonostante? A causa, piuttosto. Perché in questa messa in scena l’armonia della lingua di Omero […]

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